PISA – Da giorni sui social non si parla d’altro che della puntura da siringa che ha coinvolto due ragazze che hanno denunciato il fatto attraverso alcuni messaggi social.
La Squadra Mobile di Pisa però è al lavoro e dagli ambienti investigativi arriva l’appello a mantenere la calma, invitando le persone a rivolgersi alle forze dell’ordine per eventuali dubbi o segnalazioni.
Passando al racconto dei fatti nei giorni scorsi, sui social media e sui giornali locali sono emerse denunce relative ad aggressioni ai danni di due ragazze. In entrambe le occasioni, le vittime attraverso alcuni messaggi hanno riferito di essere state avvicinate da uno sconosciuto che, alle spalle, le ha pizzicate con una siringa.
Il primo episodio è avvenuto il 18 gennaio sul Cavalcavia di San Giusto, mentre il secondo si è verificato il 19 gennaio (sempre intorno le 18), sulla centralissima Viale Bonaini. Il fenomeno è stato subito associato al cosiddetto “needle spiking“, una pratica che aveva già suscitato scalpore qualche anno fa, in cui l’aggressore punge le vittime con una siringa, che potrebbe contenere sostanze infette o addirittura droghe.
A seguito di questi episodi, la Polizia ha avviato un’indagine che sta esaminando anche un altro caso simile risalente a settembre 2024, verificatosi sul Lungarno Buozzi. Gli inquirenti stanno proseguendo con accertamenti approfonditi, suggerendo che le indagini siano in corso con grande impegno. Per intensificare la prevenzione e il controllo, sono stati incrementati i pattugliamenti da parte degli agenti nelle zone centrali della città.
Sono state anche analizzate delle immagini video, diffuse sui social, che mostrano una persona vestita di nero che, prima sembrerebbe assumere sostanze stupefacenti, per poi allontanarsi con una siringa in mano. Gli ultimi sviluppi però non sembrano confermare il legame di questa persona con le aggressioni. Al momento non ci sono certezze, e gli investigatori ribadiscono l’importanza di agire con cautela. L’invito è di evitare la diffusione di immagini non verificate, poiché potrebbe mettere a rischio persone innocenti, inclusi familiari o anche coloro che potrebbero condividere questi contenuti senza sapere delle eventuali implicazioni legali.
Last modified: Gennaio 21, 2025