PISA – La Procura di Firenze ha aperto un fascicolo sulla morte di Mattia Giani. Si indaga per omicidio colposo, pur senza persone iscritte al registro degli indagati.
Il Pm Giuseppe Ledda disporrà l’autopsia, che si terrà venerdì 19 aprile. Il capo di imputazione è stato deciso dopo le dichiarazioni dei genitori di Mattia Giani ai Carabinieri della compagnia di San Miniato, che su richiesta della procura di Firenze, hanno sentito a sommarie informazioni i genitori di Mattia Giani come persone informate sui fatti. Nessuna denuncia formale risulta al momento depositata in procura
Primo soccorso, medico e ambulanza a bordo campo, defibrillatore. Ruotano intorno a questi elementi gli approfondimenti sulla improvvisa scomparsa di Mattia Giani, giocatore del Castelfiorentino United originario di Ponte a Egola.
Al centro degli accertamenti ci sono l’ambulanza con il medico e il defibrillatore, su cui dalla politica sono state presentate anche delle interrogazioni: la prima secondo quanto emerso era assente e il secondo, lo strumento salvavita, era presente ma nessuno avrebbe saputo utilizzarlo. A riferirlo a Repubblica Firenze è lo stesso padre di Giani: “Al campo sportivo non c’era né il medico, né l’ambulanza. Questa è la verità“, racconta con dolore e rabbia, riferendo che inizialmente la rianimazione l’ha fatta il massaggiatore della squadra. Il defibrillatore “nessuno lo sapeva usare“. Diversi dunque gli aspetti da chiarire in questa triste vicenda.
Last modified: Aprile 18, 2024