PISA – Dal 8 marzo, la prevenzione del tumore al seno è entrata nel carcere Don Bosco di Pisa grazie all’equipe senologica della “Breast Unit” di Pontedera, guidata dalla dottoressa Laura Roveda.
La scelta di iniziare l’attività in carcere proprio l’8 marzo, data simbolica, è stata motivata dal fatto che la popolazione carceraria femminile presenta un rischio di malattia tendenzialmente più alto, ma spesso i percorsi di prevenzione risultano frammentari. Il programma di prevenzione prevede interventi sia di prevenzione primaria, per ridurre il rischio di malattia attraverso stili di vita corretti, sia di prevenzione secondaria, per individuare precocemente la malattia.
Sono stati organizzati incontri educazionali sui corretti stili di vita e sulle tecniche di auto sorveglianza, oltre a regolari visite cliniche per individuare precocemente la malattia. Per garantire pari opportunità di accesso alle cure, una volta individuato il problema, le donne verranno inserite in un percorso diagnostico-terapeutico completo, compreso l’eventuale intervento chirurgico all’ospedale di Pontedera.
Il progetto è stato accolto positivamente dalla direzione sanitaria del carcere Don Bosco e dalla ASL Toscana nord ovest. Gli esami radiologici verranno effettuati presso la radiologia di Pisa, che dispone di mammografi di ultima generazione.
Il tumore al seno è il più frequente nel genere femminile in tutte le classi di età, con fattori di rischio che includono età, fattori riproduttivi, stili di vita e predisposizione genetica. La diagnosi precoce è fondamentale nella lotta contro questa malattia.
Last modified: Marzo 8, 2024