La parola agli studenti: “Questa non è libertà”. Chieste le dimissioni di Edoardo Ziello dopo le dichiarazioni alla stampa
PISA – Una grande manifestazione di solidarietà verso i ragazzi colpiti dagli agenti di Pubblica Sicurezza nella mattinata di venerdì 23 febbraio con un corteo molto partecipato in Piazza Mazzini è arrivato fino a Piazza dei Cavalieri dove stamani si è consumato il triste fatto degli scontri tra Polizia e studenti, alcuni dei quali hanno dovuto ricorrere alle cure del Pronto Soccorso,
di Giovanni Manenti
Un ragazzo ha subito la frattura del braccio sinistro ed una ragazza che presentava una ferita alla testa per cui è stata trattenuta in osservazione all’Ospedale Cisanello di Pisa.

Ma andiamo con ordine. La mobilitazione si è svolta in tre distinte fasi, con un presidio organizzato dalle forze di opposizione davanti alla Prefettura che vedeva presenti, fra gli altri, l’ex Sindaco di Pisa Paolo Fontanelli, il Sindaco di San Giuliano Terme Sergio Di Maio, la Senatrice Ylenia Zambito,con una delegazione consiliare di minoranza formata da Andrea Ferrante, Matteo Trapani, Paolo Martinelli e Luigi Maria Sofia a richiedere di essere ricevuta dal Prefetto ed autorizzare un corteo che da Piazza Mazzini proseguisse verso Piazza XX Settembre, davanti a Palazzo Gambacorti.

Qui erano radunati gli studenti che, assieme al Consigliere di Minoranza Ciccio Auletta, hanno chiesto le dimissioni dalla carica di Consigliere Comunale dell’On.le Edoardo Ziello a seguito delle sue dichiarazioni a difesa dell’operato delle forze dell’ordine, per poi gli studenti ed altri simpatizzanti si sono diretti in corteo verso Piazza dei Cavalieri, già in parte riempita da altri sostenitori e solidali, al fine di riempire la stessa per l’intera capienza e potersi così svolgere la Manifestazione vietata al mattino a favore del popolo palestinese.

Nel finale, sono giunti in Piazza anche due dei ragazzi che hanno dovuto ricorrere alle visite mediche, fra cui quello che ha subito l’ingessatura del braccio sinistro ed un altro con una medicazione al naso per un colpo ricevuto al volto, i quali hanno fornito la loro versione dei fatti, poi amplificata da Margherita Raggi studentessa maggiorenne del Liceo Buonarroti, che si è fatta portavoce dei ragazzi coinvolti negli scontri del mattino, in quanto lei non era presente poiché a Scuola. Queste le sue dichiarazioni: “Non è determinante il fatto che il Corteo fosse o meno autorizzato, in quanto la nostra Costituzione sancisce il diritto a manifestare ed ad esprimere il proprio dissenso, tant’è che quando ho ricevuto dei messaggi in merito a quanto stava accadendo poiché ero a Scuola, non ci volevo credere, perché ritenevo impossibile che proprio le istituzioni che possiamo chiamare quando siamo in difficoltà e che ci dovrebbero proteggere – a maggior ragione noi donne – si fossero potute accanire contro dei ragazzi e ragazze indifese al punto da costringerle a recarsi al Pronto Soccorso, oltretutto buona parte di loro altresì minorenni. Per quanto riguarda le responsabilità di ciò che è accaduto“, prosegue l’attivista, “devo sottolineare che negli ultimi anni abbiamo registrato una tendenza ad usare la forza nel reprimere manifestazioni pacifiche, ricordo al riguardo come lo scorso anno una situazione simile si è verificata per una manifestazione analoga all’interno dell’Università, così come non si tratta di un fenomeno locale, visto che stamani altrettanta repressione si è verificata a Firenze, mentre una settimana fa ne sono state oggetto Napoli e Bologna, un andamento quanto mai pericoloso. Mentre per quanto concerne le inaccettabili dichiarazioni sui fatti odierni da parte del Consigliere Comunale On. Edoardo Ziello“, conclude Margherita Raggi, “non siamo stati noi come Movimento Studentesco ad averne chiesto le dimissioni, essendo tale istanza proveniente da altre forze politiche, ma sicuramente la appoggiamo perché non si può accettare che ci venga chiesto di essere dei bravi cittadini e poi, nel momento in cui esprimiamo il nostro pensiero nel modo più pacifico e sacrosanto di questo mondo, veniamo malamente soppressi e dobbiamo altresì subire l’umiliazione di vederci accusati affermando che la Polizia è stata costretta ad attaccare i manifestanti, vale a dire ragazzini quasi tutti minorenni che hanno fatto pressione sugli Agenti, così da ribaltare la realtà dei fatti” .
Last modified: Febbraio 23, 2024