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La giornata mondiale del Fair Play. Le premiazioni in Comune a Pisa

PISA – In occasione della “Giornata mondiale del fair play” che si svolge ogni anno il 7 settembre il Comune di Pisa ha voluto premiare una realtà come quella dell’associazione “Calcio fair play” – nella persona di Andrea Vaglini, VicePresidente dell’Associazione – che si è contraddistinta per trasmettere i principi dello sport quali lealtà, rispetto delle regole, dei compagni di squadra, avversari, arbitri e spettatori, accettazione della sconfitta, rifiuto del doping, razzismo, violenza e corruzione.

di Giovanni Manenti

“Abbiamo deciso di celebrare la Giornata Mondiale del Fair Play – dichiara l’assessore allo sport del Comune di Pisa Frida Scarpa – per dare un segnale non solo al mondo dello sport, ma a tutta la nostra comunità perché il fair play rappresenta un modo di vivere e di pensare, è un concetto che non attiene solo al rispetto delle regole del gioco e dell’avversario, ma presuppone la piena considerazione di valori etici come la lealtà, la solidarietà, l’educazione, il rispetto del prossimo e la gentilezza, che ci devono accompagnare nella quotidianità. La scelta è ricaduta sull’Associazione Calcio Fair Play perché, anche nell’ambito del nostro territorio, rappresenta una realtà che si occupa di portare avanti questi valori in un ambiente particolare come quello del calcio giovanile, in cui troppo spesso risulta difficile l’accettazione della sconfitta e delle decisioni arbitrali, oltre ad essere spiccatamente presente una sproporzionata ingerenza dei genitori degli atleti. L’associazione cerca di sensibilizzare tutte le parti a un dialogo costruttivo nell’interesse comune di un percorso formativo, educativo e sportivo più sano e proficuo. Questo modo di vivere l’ambiente sportivo, grazie all’immediatezza e all’universalità del linguaggio dello sport, che trasmette valori fondamentali indispensabili per la qualità della nostra convivenza, può essere un volano che contribuisce a dare ricadute positive in tutti i rapporti sociali che la politica deve riconoscere, condividere e diffondere”.

Su quali siano le finalità dell’Associazione lo chiarisce Massimiliano Romano, uno dei fondatori ed attuale Consigliere del relativo Direttivo: “Noi ci proponiamo di mettere al centro quello che è il protagonista principale dell’attività sportiva e del Calcio giovanile in particolare, vale a dire il ragazzo, ragion per cui ci adoperiamo affinché gli Impianti Sportivi e quindi gli Stadi riprendano quella che è la loro funzione, divenendo momenti di condivisione, socialità, integrazione ed inclusione, da ottenere attraverso tutte le varie componenti, genitori ed addetti ai lavori, che facciano in modo di riportare il rispetto delle regole ed il Fair Play in ogni circostanza, pur consapevoli che si tratta di un lavoro immenso e visionario ma che ci ha già portato ad effettuare incontri in tutte le Province della Toscana oltre ad organizzare due Tornei con la partecipazione di circa 120 squadre, per poi redigere a breve un documento che riguarderà il dialogo con i genitori che rappresentano una parte fondamentale per l’attività sportiva, oltre ad aver già pronto un Codice deontologico destinato agli addetti ai lavori in modo da avere una uniformità di comportamento tra le varie Società sportive. Non trascurando infine“, conclude Romano, “la nostra intenzione di lanciare il nostro progetto di cultura sportiva nell’ambito scolastico, nell’ottica di mettere al centro il giovane calciatore facendo in modo di ascoltare dalla loro voce quelli che sono i bisogni, le necessità e le esigenze rispetto all’attività sportiva praticata, in quanto molto spesso noi adulti, sia come addetti ai lavori che allenatori e genitori, ci sostituiamo ai ragazzi pensando di dare loro delle risposte che poi in realtà non sono altro che le nostre”.

L’associazione “Calcio fair play Toscana” ha dimostrato di rispettare tutti questi valori. Nata nel periodo della prima pandemia, per capire se c’erano le condizioni per proseguire l’attività sportiva, si è estesa verso altri aspetti coinvolgendo sempre più addetti ai lavori. I fondatori hanno posto come obiettivo primario promuovere il fair play nel senso più ampio possibile ed inteso soprattutto come “rispetto degli altri, delle regole dello sport e di se stessi” con l’obiettivo di rivolgersi ai genitori degli atleti, cercando un dialogo costruttivo ed importante nell’interesse comune di un percorso formativo e sportivo più sano e proficuo.

7 settembre. Il Panathlon International, il Panathlon Club di Wallonie-Bruxelles, il Comitato Internazionale del Fair Play (CIFP) e il Movimento Europeo del Fair Play (EFPM) si sono uniti per celebrare la Giornata Mondiale del Fair Play, un’iniziativa sportiva destinata a promuovere il Fair play e i valori etici nello sport. Tutti gli sportivi sono invitati a mettere in evidenza le iniziative, i progetti e i successi del Fair Play. Questa data è stata scelta per ricordare il giorno del 1963 in cui Jean Borotra, uno dei celebri “quattro moschettieri” del tennis francese, incontrò a Parigi le figure che avrebbero poi fondato il Comitato Internazionale Fair Play.

Last modified: Settembre 7, 2023
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