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Inaugurazione del X Congresso della Società italiana di Vestibologia. La mission: “Saper fare e far sapere”

Nella luminosa e moderna location della Sala Concorde dell’Hotel Galilei di Pisa, si è aperto giovedì 2 ottobre, il X Congresso della Società Italiana di Vestibologia – VIS, che proseguirà la sua rotta scientifica a vele spiegate fino a sabato 4 ottobre, tra l’alternarsi di alti studi, dimostrazioni e talk, alla presenza di professionisti medici di altissimo livello.

di Melania Pulizzi

Un Congresso che ha richiamato un grande numero di presenze del settore, arrivando ad un traguardo “molto importante e maturo”, come definito dal suo Presidente e Rappresentante Scientifico, il Prof. Augusto Pietro Casani, Specialista in Otorinolaringoiatra e Audiologia,considerato un“Innovatore e rinnovatore della VIS” da parte degli altrettanti illustri colleghi presenti all’incontro.

Prima di entrare nel merito della ricerca scientifica, facciamo un piccolo passo indietro, soffermandoci su cosa è a grandi linee la VIS e qual è il suo scopo: nata nel 2013, si è posta fin da subito come la prima Associazione scientifica Italiana di Specialisti in Otorinolaringoiatra e Audiologia, con l’intenzione di contribuire alla formazione di nuovi professionisti diventando per loro centro di riferimento su patologie, aspetti clinici e terapeutici dell’apparato vestibolare, a favore del paziente e della sua qualità di vita; con un altro aspetto fondamentale: le novità di ricerca, promosse e validate per il continuo interfacciarsi della VIS con altre Società Scientifiche di carattere Nazionale e Internazionale.

Sulla base di questo, ho rivolto alcune domande al Prof. Casani per provare ad entrare nel merito del suo impegno professionale e quello dei suoi colleghi, chiedendo che cosa è cambiato in questi 10 anni di Congresso, non solo nell’ambito della ricerca scientifica, ma anche di formazione dei medici specialisti e nei trattamenti di cura dei pazienti: “In questi 10 anni ci sono stati degli enormi progressi dal punto di vista sia diagnostico che terapeutico e principalmente per due elementi: una maggiore attenzione da parte della classe medica, in particolare da parte degli Specialisti Otorinolaringoiatri e Audiologi nei confronti dei pazienti affetti dal disturbo dell’equilibrio; e l’introduzione di metodi e strumenti che ci permettono di valutare in maniera molto più precisa e completa la funzionalità dell’organo dell’equilibrio contemporaneamente ad una serie di impulsi che provengono oltre che dall’orecchio interno, anche dalla vista, dal sistema muscolo-scheletrico, dal sistema nervoso centrale, e così via, per un approccio terapeutico a 360 gradi”.

Continua: “Consideriamo inoltre che i farmaci a disposizione per le vertigini in genere sono pochissimi e davanti a questi oggi si pongono soluzioni nutraceutiche, ovvero prodotti naturali che in virtù della loro estrazione e purificazione diventano come dei farmaci a tutti gli effetti; quindi l’identificazione precisa del fattore che causa la vertigine ci permette di agire in maniera non solo diversa, ma completa, utilizzando anche tecniche manuali di riabilitazione vestibolare e altre manovre diagnostiche/terapeutiche”.

L’aumento dell’incidenza dei disturbi dell’equilibrio, può derivare anche da uno stile di vita sbagliato e/o da uno stato emotivo negativo? “Certamente! Ci sono sostanzialmente tre elementi che contribuiscono all’incremento del numero di pazienti che afferiscono tali disturbi: il primo da considerare è l’invecchiamento della popolazione e la conseguente degenerazione degli organi e degli apparati; il secondo è ovviamente uno stile di vita con degli eccessi in termini di alcol e altre sostanze che contribuiscono a deteriorare fortemente l’orecchio interno e le funzioni celebrali ad esso connesse; il terzo è la componente psicologica, dove il livello di emotività e ansietà della popolazione si è alzato fortemente, forse per l’eccesso di comunicazione e conoscenza spesso non filtrata come quella online, e quindi non corretta; questo può creare nel paziente un allarme esaltando certi disturbi da impedire talvolta la qualità della vita”.

Cosa ha contribuito alla crescita della VIS? “Sicuramente l’inclusione al suo interno di tutte quelle specificità, mediche e paramediche, che possono contribuire al lavoro dell’Otorinolaringoiatra e Audiologo; mi riferisco ai fisioterapisti e ai neurologi per esempio, cosicché ogni figura professionale possa avere un ruolo importante nella gestione dei pazienti affetti da tali disturbi, creando un meccanismo più internistico, collaborativo e ovviamente più mirato e risolutivo per il paziente”.

La giornata di inaugurazione del Congresso è proseguita con un pomeriggio dedicato alla storia della Vestibologia, seguita da un suggestivo intrattenimento artistico e musicale che ha visto associare lo studio scientifico della vertigine a quello riportato dai grandi artisti, che hanno cercato di riprodurla attraverso il concetto di spazio, altezza e emozione. A conclusione, un piacevolissimo sipario musicale con le musiche di Ennio Morricone e Nicola Piovani, riprodotte da un Quintetto composto da arpa, archi e violoncello, con accompagnamento vocale di una soprano.

Per saperne di più, vi riportiamo il sito web dedicato alla Società Italiana di Vestibologia

Last modified: Ottobre 3, 2025
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