Mercoledì 17 gennaio, ricorre il dì di Sant’Antonio Abate che per il Gioco del Ponte ha un significato particolare.
di Leonardo Miraglia
PISA – Svariati secoli fa, il 17 gennaio era la data in cui si teneva una tenzone chiamata battagliaccia perché era una simulazione di una vera battaglia, fatta per mantenere in allenamento gli uomini della guardia civile che sarebbero dovuti entrare in azione in caso di gravi eventi militareschi -per altro Pisa non ebbe mai modo di mettere in pratica le sue conoscenze tattiche per la difesa della città, dato che l’unica volta che dei nemici si approcciarono a Pisa (a parte la leggenda di re Musetto e la Kinzica) fu quando la città venne invasa dai fiorentini che non dovettero sollevare neanche una picca dato che le porte di Pisa vennero aperte dall’interno dal traditore Giovanni Gambacorta nel 1406, data che segnò la caduta praticamente definitiva di Pisa come città stato indipendente; ci fu una forma di recrudescenza pochi anni dopo ma durò soltanto un decennio e poi la città ritorno ad essere sottoposta definitivamente ai Granduca fiorentini-.
Dalla battagliaccia al mazza scudo il passo è breve, perché il luogo deputato ad essere il palcoscenico dello scontro simulato era la allora Piazza delle Sette Vie che adesso è nota come Piazza dei Cavalieri (grazie a Dio negli anni in cui si teneva il mazza scudo e prima ancora si disputava la battagliaccia i Cavalieri suddetti, ossia quelli di Santo Stefano, non esistevano ancora) e lì si disputava appunto anche il gioco del mazza scudo -che sostituì la battagliaccia, probabilmente perché troppo cruenta e comunque non più utile ai pisani, dato che dal momento che furono sottomessi ai fiorentini non dovevano più preoccuparsi di difendere la propria città- che tanti indicano come precursore del Gioco del Ponte e così siamo giunti a chiudere il cerchio, ecco perché per il Gioco del Ponte il giorno di Sant’Antonio Abate è così importante.
Ai giorni nostri il giorno di Sant’Antonio Abate si festeggia come nuovo inizio dell’anno giocopontesco, dove si rinnovano gli intenti per far sì che l’anno in corso sia prospero per le sorti del Gioco da noi amato così a fondo.
Ciò avviene dal 1971, grazie all’impegno dell’associazione Amici del Gioco del Ponte.
I festeggiamenti prevedono alle 18:00 la celebrazione religiosa in onore di Sant’Antonio Abate con un intervento del presidente dell’associazione Stefano Gianfaldoni, volto ad invitare tutti i partecipanti a valorizzare al meglio il gioco.
Saranno presenti gli appartenenti al Consiglio degli Anziani, i Comandi militare e civile delle Parti e gli aderenti all’associazione Amici del Gioco del Ponte e naturalmente tutta la cittadinanza che è invitata a presenziare.
Al termine della celebrazione si terrà un brindisi benaugurante al Leonardo Cafè ed in seguito la cena conviviale all’osteria San Paolo con menù strettamente e tipicamente pisano. Durante la serata si terrà la premiazione del concorso fotografico Instagram del 2023, ci saranno momenti di vernacolo e anche la distribuzione di una cartolina celebrativa a tiratura limitata.
Last modified: Gennaio 17, 2024