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Il Capodanno in stile pisano: il programma degli eventi

PISA – Come di consueto, Pisa si appresta a celebrare il Capodanno 2025 secondo lo stile cittadino, ricorrenza che cade il 25 marzo e per il corrente anno, essendo lunedì, consente altresì, da parte dell’Amministrazione Comunale, di usufruire del fine settimana immediatamente precedente per ampliare l’offerta di eventi ed iniziative a beneficio di residenti e turisti secondo un programma illustrato presso la Sala delle Baleari di Palazzo Gambacorti dall’Assessore alle tradizioni della Storia e dell’identità di Pisa Filippo Bedini, alla presenza altresì di Antonio Pucciarelli, Presidente dell’Associazione Musici e Sbandieratori di Pisa e del Prof. Alessandro Tosi, Direttore del Museo della Grafica di Pisa.

di Giovanni Manenti

In relazione alle importanti novità che caratterizzano le celebrazioni del corrente anno,l’Assessore Filippo Bedini ha tenuto a sottolineare: “Lunedì prossimo 25 marzo avverrà la celebrazione del Capodanno Pisano attraverso le cerimonie istituzionali costituite da quella religiosa presso la Cattedrale e l’annuncio del Sindaco dell’ingresso nel 2025 secondo il calendario Pisano, circostanza che consente nel fine settimana immediatamente precedente di cogliere l’occasione per presentare alcune novità rispetto al passato che credo incrementino il livello di tale celebrazione e delle quali andiamo particolarmente fieri, ad iniziare dal festeggiare l’anniversario dei 50 anni dalla nascita dell’Associazione “Musici e Sbandieratori Pisani” che riproporrà in città, dopo tantissimi anni, i “Vexiludi Pisani – Pisae Recipit Annum”, overo una serie di spettacoli di bandiere, in collaborazione con diverse altre Compagnie toscane, itinerante alla mattina di domenica 24 marzo e concluso al pomeriggio in Piazza dei Cavalieri. Sarà altrettanto riproposto“; prosegue l’Assessore, alle 21:30 di sabato sera in Piazza dei Cavalieri, lo spettacolo che l’anno scorso ha avuto un successo enorme, presentato dalla medesima Compagnia del Piccolo Teatro Nuovo, che però proporrà una piece diversa dal titolo “Aurora”, altamente suggestiva e densa di atmosfere che si legano perfettamente alle celebrazioni del Capodanno Pisano, mentre abbiamo colto altresì l’occasione per aprire nei giorni di sabato, domenica e lunedì la Chiesa di Santa Maria della Spina dove sarà predisposta una “Infiorata”, raffigurante la scena dell’Annunciazione, così da permettere di poter visitare tale luogo di culto“.

Ma le sorprese non sono finite“, conclude Filippo Bedini, “in quanto abbiamo recuperato il secondo plastico relativo alla Pisa Medievale e che, completamente restaurato, verrà esposto nell’atrio di Palazzo Gambacorti da giovedì prossimo e, soprattutto, abbiamo chiesto, per il tramite del Prof. Alessandro Tosi, Direttore del Museo della Grafica,.al pittore pisano Renzo Galardini di preparare un quadro che raccontasse la Storia dell’identità di Pisa, compito assolto come meglio non avrebbe potuto e lo stesso, che verrà in seguito esposto presso Palazzo Lanfranchi, diverrà il Manifesto che, a partire dai primi giorni della prossima settimana, verrà affisso in città al fine di festeggiare, anche graficamente, il Capodanno Pisano“.

Chiamato in causa per descrivere l’acquerello dipinto dal Maestro Galardini, il Prof. Alessandro Tosi ha evidenziato: “L’Opera realizzata da Renzo Galardini rappresenti un atto d’amore verso la città da parte di un artista che ha già fatto molto per la Storia del Gioco del Ponte e che avremo modo di celebrare con un’esposizione presso il Museo della Grafica raccontando 40 anni di attività del Maestro, il quale ha sempre fatto in modo di evidenziare nei suoi dipinti quelle che sono le bellezze di Pisa e del suo Patrimonio artistico intangibile che ha pochi confronti con altre città, il tutto trasmesso con l’acquerello che oggi abbiamo presentato, partendo da questa idea dell’armatura con la croce pisana in fondo alla quale sono rappresentati tutti i momenti salienti che compongono l’immaginario cittadino legato alle nostre tradizioni storiche” .

Il programma delle iniziative:
Sabato 23 marzo
re 11.00: alla chiesa della Spina, “Infiorata dell’Annunciazione”, riproduzione con petali di fiori di un’immagine dell’Annunciazione. La Chiesa della Spina rimarrà aperta e l’infiorata sarà visitabile fino al 25 marzo con i seguenti orari: 10.00-12.00 e 14.00-17.00.
Ore 16.30: nella Sala delle Baleari di Palazzo Gambacorti, cerimonia per i 50 anni dell’Associazione Sbandieratori e Musici della città di Pisa.
Ore 21.30: in piazza dei Cavalieri, “Aurora”, spettacolo teatrale presentato dal Piccolo Teatro Nuovo. È un suggestivo spettacolo di ispirazione medievale con attori, trampolieri, musica ed effetti pirotecnici.

Domenica 24 marzo
Ore 10.30: nella Sala delle Baleari di Palazzo Gambacorti, accoglienza dei gruppi ospiti: gli sbandieratori e musici della città di Bettolle (SI), il Gruppo storico alfieri e musici della Malmarina di Calenzano (FI), gli sbandieratori della Contrada Querciola di Fucecchio (FI), sbandieratori e musici della Compagnia dell’Orso di Pistoia, compagnia sbandieratori e musici di Santa Croce di Suvereto (LI).
Ore 11.15: piazza XX Settembre, piazza Garibaldi, largo Ciro Menotti. Esibizioni dei gruppi di musici e sbandieratori ospiti.
Ore 15.15: partenza del corteo con percorso Corso Italia, ponte di Mezzo, piazza Garibaldi, Borgo Stretto, via Dini, piazza dei Cavalieri. Parteciperanno le rappresentanze storiche del Gioco del Ponte, Repubblica di Pisa, Palio di San Ranieri, Compagnia Balestrieri di Porta San Marco, Compagnia Balestrieri di Pisa.
Ore 16.00: intrattenimento in rima e giullarate a cura del Giullar Cortese (Gianluca Foresi).
Ore 16.30: “Vexiludi Pisani. Pisae Recipit Annum”.Spettacolo di bandiere con esibizioni di tutti i gruppi ospiti e del Gruppo Musici Sbandieratori “Città di Pisa”.

Lunedi 25 marzo
Ore 11.00: il Corteo storico della Rappresentanza pisana sfilerà da Palazzo Gambacorti fino alla Piazza del Duomo, arrivando alla Cattedrale di Pisa.
Ore 11.30: nella Cattedrale di Pisa, cerimonia del raggio di sole.

Capodanno in Stile Pisano. Note storiche. Fin dal X secolo i Pisani fecero coincidere l’inizio dell’anno con l’Annunciazione (e quindi l’Incarnazione di Gesù), ossia 9 mesi prima del 25 dicembre. Si ottenne così l’Anno Pisano ab Incarnatione Domini (o Christi). Il primo documento datato in Stile Pisano che lo attesta risale al 985. Questa data di inizio anno rimase in vigore per secoli anche nelle terre appartenenti alla Repubblica di Pisa: la costa fra Portovenere e Civitavecchia, Gorgona, Capraia, Elba, Pianosa, Corsica, Sardegna, Baleari, Gaeta, Reggio Calabria, Tropea, Lipari, Trapani, Mazara, Tunisia, Algeria, Egitto, Palestina, Siria, la città di Azov (nel Mare omonimo, sulla foce del fiume Don) e Costantinopoli, dove i Pisani furono gli unici occidentali a potersi stabilire, insieme ai veneziani.

Cerimonia del raggio di sole. Differente, rispetto a quello tradizionale, è poi il momento del passaggio al nuovo anno che non corrisponde alla Mezzanotte bensì al Mezzogiorno, quando da una finestra della navata centrale del Duomo un raggio di sole illumina la mensolina a forma di uovo posta sul pilastro accanto al celebre pergamo di Giovanni Pisano.

Ripresa della tradizione. Il Capodanno in Stile Pisano durò fino al 20 novembre 1749, giorno in cui il Granduca di Toscana, Francesco I di Lorena, ordinò che in tutti gli stati toscani il primo giorno del gennaio seguente avesse inizio l’anno 1750. Quindi, anche Pisa dovette uniformarsi all’uso del calendario gregoriano. Solo negli anni ‘80 del Novecento si tornò a parlare di questa ricorrenza e da allora il Capodanno è tornato ad essere festeggiato con iniziative culturali in anticipo sul resto del mondo.

Last modified: Marzo 15, 2024
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