PISA – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell’Associazione de Gli Amici di Pisa.
“Nel 2024, dai quattro terminal dell’aeroporto di Londra Heathrow, il primo hub europeo e il quinto al mondo, sono decollati aerei di 90 compagnie aeree, trasportando 84 milioni di passeggeri verso 230 destinazioni globali. Il recente blackout ha messo in evidenza la connessione globale del sistema di trasporto aereo, riversando i disagi sugli altri principali hub europei (Parigi-Charles de Gaulle con 70,3 milioni di passeggeri, Amsterdam-Schiphol con 66,8 milioni, Madrid-Barajas con 66,2 milioni e Roma-Fiumicino con 49,2 milioni), nonché su aeroporti vicini come Istanbul, Dubai e Doha. Il blackout di Heathrow ha costretto a riprogrammare numerosi voli su altri aeroporti britannici, tra cui Londra Gatwick, conferendo nuovo slancio al suo piano di espansione, che aveva già visto un lungo conflitto con Heathrow per ottenere la terza pista, confermata recentemente a favore del più grande aeroporto londinese. L’aeroporto di Gatwick condivide alcune caratteristiche con quello di Pisa: entrambe le strutture dispongono di due piste parallele, ma troppo ravvicinate per un utilizzo simultaneo. Di conseguenza, viene utilizzata una sola pista operativamente. Come aeroporto monopista, Gatwick è il secondo più trafficato al mondo, subito dopo l’aeroporto di Mumbai in India. Per questo motivo, Gatwick continua a richiedere una terza pista, che, in realtà, sarebbe la seconda in uso effettivo. A Pisa, invece, quando si discute della possibilità di costruire una pista obliqua per spostare le procedure di atterraggio e decollo lontano dalla città, in modo da evitare il sorvolo e ridurre l’inquinamento acustico, questa proposta viene considerata un’eresia, sebbene non lo sia in altre realtà globali dove soluzioni simili sono già in fase di studio o attuazione”, conclude il comunicato stampa.
Last modified: Marzo 25, 2025