MARINA DI PISA – Pierluigi Bertelli che molto ha scritto su Marina di Pisa con l’ineguagliato “L’Incanto di Boccadarno”. Marina di Pisa 1759-1944 (Edizioni Ets, 2014), in una sua pubblicazione del 1992 (Medaglioni marinesi, Grafica Zannini) si sofferma a lungo su Gabriele D’Annunzio e le sue frequentazioni marinesi.
di Andrea Bartelloni
Tra “le dimore dell’imaginifico” viene ricordata la villa Peratoner dove D’Annunzio va a stare nel 1905, ma solo per un breve periodo e vi torna nel 1910 per un periodo più lungo e che, per la posizione offre “il continuo spettacolo del mare infinito i cui misteri devono aver, in qualche misura influito, nella creazione de “La Nave”, quasi tutta scritta a villa Guadagni!” altro nome di villa Peratoner dopo che Ottilia Walter Peratoner ha sposato il marchese Guadagni. Ma villa Peratoner ha visto nascere anche un’altra opera del Vate.

Lo testimonia una dedica sulla prima edizione del romanzo “Forse che si, forse che no”. Prima edizione che l’assessore del Comune di Pisa Paolo Pesciatini ha scovato in una libreria fiorentina e, da grande amante dei libri qual’è, ha subito acquistato avendo capito la preziosità dell’oggetto. D’Annunzio scrive questo suo romanzo nel 1910 “dove conia, come era solito fare, immagini bellissime e parole che sono entrate nell’uso comune, la parola tramezzino, scudetto, vigili del fuoco, beni culturali, tanto per citarne alcune. “Per la città di Pisa, ci dice ancora l’assessore Pesciatini, inventa una espressione meravigliosa, infatti, per la prima volta definisce il complesso architettonico della Piazza del Duomo, “prato dei miracoli”. Immagine bellissima.

“Nel libro che ho trovato si mette in evidenza il fatto che D’Annunzio ha scritto Forse che si, forse che no a Marina di Pisa. E, forse, proprio l’immagine “prato dei miracoli” l’ha avuta proprio qui, a Marina di Pisa. Nella copia di questo libro abbiamo la dedica a Mary Peratoner che era la proprietaria di quella bellissima villa abbattuta e sostituita con un complesso residenziale all’estremità nord di via Tullio Crosio. Questa è la dedica: “Alla signora Maria Peratoner questo libro compiuto nella pace marina della sua casa offre l’ospite riconoscente. Marina di Pisa, gennaio 1910, Gabriele D’Annunzio”. Ecco provato che la villa Peratoner/Guadagni ha visto nascere almeno due opere: “La Nave” e “Forse che si,
forse che no”.

Il volume con altre immagini della Marina di Pisa ai tempi di D’Annunzio è stato in mostra a
Villa Romboli sabato 26 e domenica 27 aprile grazie ad una iniziativa curata
dall’Associazione I Cavalieri che ha organizzato un fine settimana di interessanti iniziative
tra Villa Romboli e Piazza Viviani. Assieme al prezioso e fino ad ora mai esposto volume
anche una copia della poesia La pioggia nel pineto stampata su carta Da Fabriano che il
poeta aveva ordinata con inciso il motto “Per non dormire” e rimasta negli archivi del
Vittoriale. Nel 1986 vi fu impressa, su un numero limitato di copie, la poesia ambientata a
Marina di Pisa e “La morte del cervo” e che, grazie alla ricerca dell’assessore Paolo Pesciatini, è stato possibile vedere e apprezzare.