Written by 11:01 am Pisa, Cultura, Eventi/Spettacolo

Elettronica sostenibile: dalla Sant’Anna circuiti biodegradabili ottenuti dai gusci di mandorla

PISA- Trasformare i gusci di mandorla in circuiti e sensori biodegradabili: è il risultato di uno studio coordinato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e pubblicato su Advanced Functional Materials. Il gruppo di ricerca guidato da Francesco Greco, professore associato di bioingegneria, ha dimostrato che gli scarti della lavorazione delle mandorle possono diventare materiali conduttivi per elettronica sostenibile.

Il progetto, denominato LIGASH (Laser Induced Graphene from waste Almond Shells) e finanziato dal MUR, è stato sviluppato con il supporto dell’azienda DAMIANO Organics SpA e coinvolge due istituti della Scuola Sant’Anna – BioRobotica e Produzioni Vegetali – in collaborazione con la Graz University of Technology e l’Istituto Italiano di Tecnologia.

Dai gusci di mandorla, ricchi di lignina, i ricercatori hanno ottenuto un materiale biodegradabile combinando la polvere dei gusci con chitosano. Il composto, irradiato tramite laser UV e IR, ha permesso di generare Laser Induced Graphene (LIG) per la produzione di resistenze, capacità e un sensore di umidità. I film realizzati si degradano nel suolo in circa 90 giorni.

Lo studio apre prospettive per lo sviluppo di dispositivi elettronici flessibili e completamente biodegradabili, adatti a monitoraggio ambientale o applicazioni mediche temporanee. Il materiale, inoltre, mostra potenzialità come alternativa sostenibile alla pelle conciata.

Il team sta estendendo la ricerca ad altri scarti agroalimentari – come pellicine di mandorle, gusci di nocciole e pistacchi – e alla stampa 3D di nuovi materiali a base naturale.

Last modified: Dicembre 11, 2025
Close