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Controversie e preoccupazioni sull’Operazione Patrimonio Pisa: riflessioni sul futuro della Leopolda

PISA – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della coalizione Civica e Progressista (Pd, La Città delle Persone, Sinistra Unita per Pisa, + Europa)


Il recente via libera del centrodestra in Consiglio comunale alla modifica statutaria della società immobiliare Patrimonio Pisa s.r.l. ha sollevato un acceso dibattito. Grazie a questa modifica, la società, già responsabile della valorizzazione del patrimonio comunale, si occuperà anche degli eventi culturali e turistici. Tuttavia, questa decisione ha suscitato disapprovazione da parte di alcuni, incluso il nostro gruppo, che ha espresso preoccupazione riguardo alla mancanza di consultazione e dialogo con le numerose associazioni locali che animano da anni la vita culturale della città. La consegna di una lettera all’associazione di secondo livello che gestisce la Leopolda per procedere al sopralluogo di riconsegna della struttura è stata vista come un gesto arrogante e sprezzante, privo di volontà di confronto, si legge nel comunicato. “Esprimiamo piena solidarietà alle associazioni colpite da questa scelta e comprendiamo il loro clima di tristezza e rabbia, soprattutto considerando gli eventi passati, come l’ipotesi di conversione della struttura in mercato ortofrutticolo nel 2019 e il pagamento di un canone elevato per anni. La mancanza di trasparenza riguardo all’operazione Patrimonio Pisa s.r.l. solleva molte domande riguardo agli scenari futuri e alle prospettive. Inoltre, la decisione di intervenire sulla Leopolda, un luogo centrale per la vita sociale e partecipativa della città, senza coinvolgere le associazioni, è motivo di preoccupazione. Chiediamo pertanto all’amministrazione di fornire risposte chiare riguardo ai motivi di questa scelta, prosegue il comunicato della colazione di centrosinistra, ” e di garantire un confronto aperto con le associazioni. In particolare, ci chiediamo perché si sia scelto di intervenire sulla Leopolda anziché su altre strutture vuote e inutilizzate da anni. Vogliamo sapere quale sarà il destino degli attuali lavoratori impiegati nella struttura e quali garanzie verranno date per un utilizzo libero e accessibile degli spazi alle associazioni della città. Chiediamo inoltre di conoscere il piano industriale e finanziario dietro a questa operazione e le competenze e professionalità coinvolte nella sua realizzazione. È fondamentale che l’amministrazione risponda a queste domande e si impegni a un dialogo costruttivo con le associazioni e la cittadinanza per garantire una gestione trasparente e partecipativa del patrimonio culturale della città“, conclude la nota stampa.

Last modified: Aprile 19, 2024
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