Written by 11:28 am Pisa, Attualità

Continua l’opposizione convinta alla costruzione della Base militare

PISA – Una iniziativa governativa, ovvero quella di stanziare oltre mezzo miliardo di euro per la realizzazione di una Base Militare su di una superficie di circa 140 ettari fra il Parco di San Rossore e Pontedera, è stata oggetto di una Conferenza Stampa promossa dalle forze di estrema sinistra, unitamente al Movimento No Base, in Piazza XX Settembre davanti a Palazzo Gambacorti, alla presenza, fra gli altri, di Ciccio Auletta (Consigliere Comunale, Diritti in Comune), Denise Ciampi (Consigliere Comunale, Pontedera a sinistra), FaustoPascali (Una città in Comune), Daniele Iannello (Rifondazione Comunista), oltre a Martina Mocci, rappresentante del Movimento No Base.

di Giovanni Manenti

In tale occasione, tali rappresentanti hanno evidenziato il fatto di avere scoperto come il Decreto-Legge 29 giugno 2024, n. 89, cosiddetto DL Infrastrutture, approvato il 24 giugno dal Governo Meloni fosse stato assegnato alla VIII Commissione (ambiente, territorio e lavori pubblici) per essere convertito in Legge entro il prossimo 24 agosto, così che, seguendo il relativo iter, è stato possibile scoprire quello che veniva tenuto volutamente nascosto alla cittadinanza da tutte le forze politiche, in quanto nel documento illustrativo del provvedimento, a disposizione di tutti i gruppi parlamentari (di governo e di opposizione) presenti in commissione, si legge chiaramente che il piano è stato fatto “d’intesa con gli Enti territoriali interessati (Regione Toscana, Provincia di Pisa, Comune di Pisa, Ente Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli)”, ragion per cui anche il Presidente della Regione Giani (Partito Democratico) sapeva benissimo di tutto questo, così come il Sindaco Conti, che proprio nei giorni scorsi si è rifiutato di rispondere ai nostri quesiti dicendo che non era di sua competenza, nonostante appartenga alla Lega, uno dei partiti  del Governo da cui arriva l’iniziativa legislativa.

Ciò che viene portato a conoscenza dei cittadini da parte delle citate forze di coalizione riguarda il fatto che il nuovo progetto della base militare nel cuore del Parco di San Rossore e per una parte anche a Pontedera, frutto dell’intesa bipartisan, è ancora più impressionante di quello pensato da Draghi e Guerini nel 2022 nell’area di Coltano, in quanto non solo sono più che raddoppiati i costi e quindi le risorse sottratte ai bisogni sociali, ma sono raddoppiate anche le superfici verdi che questa opera bellica occuperà con un devastante impatto ambientale, visto che, in base ai documenti depositati in commissione parlamentare, i costi previsti, ad oggi, sono infatti pari a 520 milioni di euro, tant’è che – senza considerare i soli 120 destinati alla bonifica del reattore presente al Cisam, già previsti e dovuti da oltre 20 anni (come ribadito anche in una recente relazione della Corte dei Conti) – ne restano 400 milioni di euro (più del doppio dei 190 previsti a inizio del 2022) destinati ad alimentare la guerra e l’economia di guerra.

Di questi, come già evidenziato recentemente, 92.5 milioni sono già stanziati per il primo lotto: 72.5 con il DPCM del 9 maggio 2022, e 20 milioni con DL infrastrutture, con i primi a provenire dal Fondo di Sviluppo e Coesione, mentre i secondi dal Ministero delle infrastrutture, con l’intento non dichiarato, ma evidente, di avviare i cantieri entro la fine dell’anno, e per i restanti 400 milioni di euro ad oggi previsti, ma che lieviteranno ulteriormente, non è specificato da dove saranno presi, ancorché con la quasi certezza di un aumento dei costi non fosse altro che per l’imponente aumento delle superfici che passano dai 70 ettari previsti inizialmente sull’area di Coltano, in base alle superfici indicate nella mappa presente nei documenti disponibili alla commissione, a circa 130 ettari, 40 dei quali destinati ai Gruppo Intervento Speciale, 20 ettari dedicati al I reggimento Tuscania in aree che sono boscate all’interno del Parco Naturale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli e altri 40 ettari circa per il poligono di tiro da 500 metri e la pista di addestramento intorno all’area della tenuta Isabella a Pontedera, area oggi completamente verde e che ha già mostrato la sua fragilità dal punto di vista della tenuta idraulica e su cui un’opera del genere non farà che peggiorare la situazione, mentre i restanti 30 ettari, si vorrebbero destinare alla parte alloggiativa, alle parti comuni ed agli impianti sportivi, in un’area già parzialmente edificata del Centro Interforze Alti Studi Militari (Cisam) della Marina Militare.

Una situazione pertanto intollerabile, come precisa Daniele Iannello: “Le informazioni da noi intercettate sono quantomeno inquietanti nonché allarmanti, avendo riferimento sia alle somme stanziate che all’estensione della Base, poiché il Governo intende mettere a disposizione per questa maxi opera qualcosa come 520 milioni di €uro, un investimento che non fa altro che andare ad amplificare la presenza di strutture militari nella città di Pisa che diviene cosi un grandissimo hub militare per la guerra, mentre per quanto riguarda l’estensione la stessa supera i 140 ettari, ovvero il doppio rispetto al precedente progetto che aveva per oggetto la zona di Coltano. Ciò ci pone nella condizione“, prosegue Iannello, “di aprire diversi livelli di discussione, il primo dei quali relativo alla democrazia, visto che noi non abbiamo un Gruppo parlamentare e pertanto le informazioni che prendiamo le andiamo a cercare all’interno dei documenti legislativi che sono anche di difficile comprensione per chi non è addetto ai lavori, ma l’aspetto politico che è emerso è che sia il Presidente della Regione, al pari del Presidente del Parco di San Rossore, del Sindaco di Pisa e del Presidente della Provincia tutti sapevano ed hanno taciuto, nascondendo questa opera che sottrae così tante risorse alle casse comunali oltretutto in un contesto di guerra in cui si tagliano finanziamenti, si privatizza la Sanità e si devasta qualsiasi idea di Welfare territoriale, così che pensare che oltre mezzo miliardo di €uro vengono destinati alla guerra, poiché è di questo che stiamo parlando, rappresenta uno schiaffo morale per tutte le persone e le famiglie in difficoltà. Ecco quindi, conclude Iannello, che la nostra coalizione, insieme soprattutto al Movimento No Base ed alle altre realtà ambientaliste e pacifiste della città, come abbiamo già respinto un primo progetto in tal senso, ovvero quello di Coltano, nonostante quanto affermassero i politici dell’epoca, così ancora oggi ribadiamo tale atteggiamento respingendo anche questa volta l’opera unitamente a tutta la città, poiché questa azione ha bisogno della partecipazione complessiva dei cittadini, che hanno il dovere di farsi carico di questa grande battaglia che deve superare i confini di Pisa e rappresentare una lotta almeno a livello regionale, se non addirittura nazionale“.

Chiamata in causa, Martina Mocci, rappresentante del “Movimento No Base”, aggiunge: “Il nostro movimento in questi anni è sempre stato attivo per continuare a tenere alta l’attenzione su questa problematica nonostante il colpevole silenzio da parte delle Istituzioni,.così che la nostra prossima mobilitazione è prevista per il 20 e 21 luglio correnti al Presidio di Pace No Base ai “Tre Pini”, dove già siamo stati lo scorso 2 giugno allorquando lo abbiamo inaugurato, e che si trova proprio davanti al CISAM, con il primo giorno a prevedere un’iniziativa relativa allo svelamento di tutta questa opacità di informazione sia da parte delle Istituzioni ma anche dei Media, mentre al secondo vi sarà una mobilitazione sul Litorale per informare una cittadinanza che viene costantemente tenuta all’oscuro su come vengono destinati i Fondi governativi destinati alle infrastrutture ed, al contrario, dirottati alle spese militari in un periodo di escalation bellica globale“.

Last modified: Luglio 4, 2024
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