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Caso Lucia Di Castro: il M.E.D.A. denuncia di nuovo l’inerzia delle istituzioni

CRESPINA LORENZANA – Per la seconda volta, dopo la segnalazione dello scorso settembre, il M.E.D.A. – Movimento Europeo Diversamente Abili – torna a denunciare la mancanza di attenzione delle istituzioni verso una vicenda di rilevante gravità: la situazione della signora Lucia Di Castro, residente a Crespina Lorenzana.

Il Segretario Nazionale del M.E.D.A., Massimo Nigro, segue da vicino il caso di Lucia, una donna rimasta recentemente vedova, che continua a dimostrare una straordinaria forza d’animo e spirito altruistico nonostante le difficoltà. Tuttavia, la solidarietà del nostro movimento non può sostituire ciò di cui oggi Lucia ha realmente bisogno: interventi concreti da parte delle istituzioni.

A distanza di mesi, dobbiamo purtroppo constatare che le promesse – anche pubbliche, rilasciate dal Sindaco in una recente trasmissione televisiva – riguardo al miglioramento delle sue condizioni abitative sono rimaste tali: promesse.
Lucia continua a vivere in un’abitazione non idonea alla sua disabilità, situata in una zona isolata, lontana dai servizi essenziali e dai centri abitati. Una condizione che limita drasticamente la sua autonomia e che la costringe a un isolamento inaccettabile, paragonabile a una prigionia.

Chiediamo con fermezza che questa vicenda venga portata all’ordine del giorno della prossima riunione comunale, affinché si individuino soluzioni immediate e reali non solo per Lucia, ma anche per tutte le persone che vivono situazioni analoghe.
Ogni cittadino ha diritto a un ambiente adeguato alle proprie necessità e alla possibilità di accedere ai servizi fondamentali.

Lucia non ha bisogno di silenzio: ha bisogno di risposte.
La sua situazione richiede attenzione ora. Domani potrebbe essere troppo tardi, e la responsabilità di un’inerzia istituzionale peserebbe sulla coscienza di molti.


Last modified: Novembre 29, 2025
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