PISA – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Azione universitaria Pisa.
“Ridurre la ricerca militare significa isolare l’ateneo e aumentare le tasse per gli studenti“
Azione Universitaria Pisa esprime una ferma condanna contro le modifiche allo statuto dell’Ateneo proposte dalla sinistra universitaria, che mirano a escludere l’università da progetti e ricerche legate allo sviluppo di sistemi d’arma. Mascherate da un presunto impegno per una “cultura di pace”, queste proposte, secondo il movimento, costituiscono un attacco alla libertà accademica e riflettono una visione ideologica e limitata, che rischia di ridurre l’Ateneo a un ente scientificamente irrilevante. Se le università americane avessero adottato la stessa posizione della sinistra universitaria, non avremmo Internet. ARPANET, sviluppato dall’Advanced Research Projects Agency in collaborazione con le università, ha dato vita alla rete che oggi è essenziale nelle nostre vite quotidiane. Questo dimostra che l’innovazione può nascere anche in ambito militare e avere ricadute positive per tutta la società“, ha dichiarato Annalisa Maggi, membro del Consiglio degli Studenti dell’Unipi e dirigente nazionale di Azione Universitaria.

Maggi ha anche sottolineato le difficoltà economiche dell’Ateneo: “A causa di una cattiva gestione finanziaria da parte del rettore Zucchi, l’università è costretta a ridurre i servizi e aumentare le tasse agli studenti per coprire il bilancio. Ogni progetto di ricerca, anche quelli nel campo militare, porta finanziamenti essenziali. Rinunciare a tali progetti significa ridurre ulteriormente i servizi o imporre nuove tasse, mentre le grandi industrie si rivolgeranno a centri di ricerca più proattivi.“
Anche Matteo Becherini, presidente di Azione Universitaria Pisa, ha espresso preoccupazione: “Limitare la ricerca universitaria vuol dire chiudere le porte a collaborazioni internazionali e progetti tecnologici fondamentali. Un ateneo che si esclude da interi settori di ricerca perde il suo ruolo di motore del progresso.”

Azione Universitaria ribadisce che l’università deve restare un luogo di libertà intellettuale, dove la scienza e l’innovazione possano prosperare senza limitazioni ideologiche. “Non permetteremo che questa visione distrugga il futuro del nostro Ateneo“, concludono i rappresentanti del movimento.
Last modified: Gennaio 25, 2025