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Stress cronico, il cortisolo da alleato a nemico: a Pisa un protocollo innovativo per prevenirne gli effetti

PISA – Lo stress è una risposta naturale del nostro organismo, ma quando diventa cronico può trasformarsi in un serio pericolo per la salute. È quanto sottolinea il Prof. Fausto Bogazzi, endocrinologo della Casa di Cura San Rossore di Pisa, spiegando come il cortisolo — l’ormone dello stress — svolga un ruolo ambivalente: utile nelle fasi di stress acuto, ma dannoso se prodotto per periodi prolungati.

«Nel breve periodo – chiarisce Bogazzi – il cortisolo aiuta l’organismo a reagire, ripristinando l’equilibrio dopo uno stimolo stressante. Ma quando lo stress diventa cronico, il cortisolo cambia funzione e si comporta come un agente pro-infiammatorio, contribuendo a generare uno stato di infiammazione permanente che aumenta il rischio di gravi patologie cardiovascolari, metaboliche e psicologiche».

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, lo stress cronico è una condizione pre-patologica, paragonabile al burnout. Il corpo, sottoposto a un carico continuo, attiva un sistema di difesa ancestrale che provoca l’aumento del battito cardiaco, della pressione e del glucosio nel sangue. Se questo stato si prolunga, può favorire insonnia, ansia, depressione e ipertensione.

Per rispondere a questa emergenza crescente, la Casa di Cura San Rossore ha istituito un protocollo multidisciplinare coordinato dal Prof. Bogazzi insieme al Prof. Ciro Conversano, specialista in psicologia clinica, al Prof. Giovanni Gravina, Direttore Sanitario, e al Dott. Simone Casarosa, Direttore del San Rossore Sport Village.

«Oggi lo stress – aggiunge Bogazzi – è un compagno costante, legato al lavoro, alle preoccupazioni economiche, alla salute e perfino alle sfide sportive o scolastiche. È fondamentale imparare a riconoscerlo, in noi stessi e negli altri, e affrontarlo con un percorso integrato».

Il protocollo della San Rossore si basa su un approccio completo che unisce endocrinologia, nutrizione, psicologia, attività fisica e mindfulness. L’obiettivo è ridurre l’infiammazione cronica e sviluppare una maggiore resilienza allo stress, lavorando su ormoni, intestino, alimentazione e movimento.

Anche la dieta gioca un ruolo chiave: acidi grassi omega-3, probiotici specifici, attività fisica regolare e pratiche di consapevolezza sono strumenti fondamentali per prevenire e gestire lo stress cronico.

Parallelamente, l’Università di Pisa sta conducendo uno studio innovativo — cui partecipano i professori Bogazzi e Conversano — per sviluppare un metodo oggettivo di misurazione dello stress cronico. Attraverso l’analisi delle unghie sarà possibile quantificare retroattivamente la presenza di cortisolo nell’organismo, offrendo un nuovo indicatore scientificamente validato dello stress a lungo termine.

Una ricerca destinata ad avere un impatto globale: misurare e comprendere lo stress è infatti il primo passo per prevenire le malattie infiammatorie e migliorare la qualità della vita di milioni di persone.

Last modified: Novembre 6, 2025
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