PISA – L’Università di Pisa e l’École Polytechnique hanno rinnovato l’accordo che consente agli studenti del prestigioso programma francese Ingénieur Polytechnicien di completare il quarto anno di studi presso il corso di laurea magistrale in Fisica dell’Ateneo pisano. Al termine del percorso, gli studenti ottengono sia il titolo francese dell’École Polytechnique sia la laurea magistrale italiana in Fisica.
Attiva dal 2011, la collaborazione tra le due istituzioni si è consolidata nel tempo grazie a numerosi progetti scientifici e accademici condivisi. Il programma di doppio titolo, avviato nel 2016, rappresenta un esempio virtuoso di cooperazione europea nel settore dell’alta formazione.
Fondata nel 1794 come École centrale des travaux publics e trasformata in istituto militare da Napoleone nel 1804, l’École Polytechnique – nota anche come “l’X” – è tra le più autorevoli grandes écoles francesi, rinomata per l’eccellenza nella formazione in ingegneria, fisica e matematica, nonché per il suo ruolo storico nella formazione tecnico-scientifica della classe dirigente francese. Oggi, unisce tradizione accademica, ricerca d’avanguardia e una spiccata vocazione internazionale.
«Conoscendo il livello di eccellenza della formazione scientifica alla Polytechnique, ho sostenuto sin dall’inizio questo accordo», spiega il professor Francesco Califano, docente di Fisica all’Università di Pisa e tra i promotori del programma, grazie anche ai suoi rapporti scientifici con il Laboratorio di Fisica dei Plasmi (LPP) dell’École Polytechnique. «Il doppio titolo permette agli studenti di confrontarsi con approcci didattici diversi e arricchire la propria formazione accademica e personale. Ogni anno presento loro questa opportunità, che non è solo scientificamente rilevante, ma anche un’occasione di crescita culturale e umana».
Tra i primi a completare il percorso di doppio titolo c’è Mario Di Luca, che dopo la laurea triennale in Fisica a Pisa ha superato, nel 2018, il concorso di ammissione all’École Polytechnique. In quello stesso anno, il conferimento del Premio Nobel per la Fisica a Gérard Mourou – docente dell’istituto francese – ha rappresentato per lui un’ulteriore fonte di ispirazione.
Concluso il programma congiunto nel 2021, Di Luca ha poi intrapreso un dottorato in Fisica all’EPFL di Losanna. Della sua esperienza internazionale sottolinea il valore formativo e culturale: «Si è svolta nel quadro dei valori e dei modelli educativi europei, permettendomi di confrontare prospettive differenti sullo stesso sapere. Saper osservare un problema da più angolazioni – conclude – è una delle chiavi fondamentali per una ricerca scientifica internazionale efficace e condivisa».

















