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La forte denuncia di una dipendente: “Sono esausta non so come andare avanti”

La denuncia alla nostra redazione:Piove olio e piattole in cucina: le condizioni estreme di un ristorante nel silenzio dei titolari

PISA – Una storia che ha dell’incredibile, ma che purtroppo sembra tutt’altro che isolata. In un ristorante situato nella nostra provincia di Pisa, un lavoratore ha deciso di rompere il silenzio rimanendo però anonimo. “Dopo mesi di lavoro in condizioni degradanti – ci scrive nella posta della nostra redazione – ho presentato dimissioni per giusta causa. Da quel giorno ha scelto di denunciare tutto rimanendo però anonima“.

“Sono stato assunto formalmente come inserviente di cucina part time, ma senza che mi fosse mai detto: in realtà facevo l’aiuto cuoca full time. Per due mesi sono stato tenuto al nero, con la scusa del ‘periodo di prova’. Mi dicevano di avere pazienza. Alla fine non mi è stato pagato nemmeno uno stipendio per quattro mesi.”

Durante quel periodo, racconta di aver dovuto affrontare anche quattro mesi di malattia per problemi legati alla schiena: “Ho tutti i certificati medici. Ma non ho visto un euro. Sono esausta. Non so più come andare avanti.” La situazione all’interno del ristorante è stata documentata con foto e video inviati anche all’USL, è grave: infiltrazioni d’acqua che penetrano dal soffitto ogni volta che piove, allagano la cucina e finiscono direttamente nelle friggitrici con olio bollente. “È successo più di una volta. Rischiamo di bruciarci vivi.

La cappa di aspirazione è priva di motore, che si trova “appoggiato a terra dietro il ristorante, in attesa di riparazione”, con conseguente mancanza totale di areazione. A questo si aggiunge la presenza abituale di blatte vive e morte in cucina: “Quando l’ho fatto notare, mi hanno risposto che ‘ci sono in tutte le cucine.” Ma non finisce qui. La canna fumaria, riferisce l’ex dipendente, è “pericolosa e pericolante, completamente arrugginita, e ogni pioggia trasforma la cucina in un acquitrino scivoloso.” Il bagno per disabili è sempre chiuso, perché “perde acqua sul marciapiede davanti alla strada.

“Mi stanno rovinando la vita. Ho denunciato tutto anche all’USL, con tanto di documentazione. Ma nulla è cambiato. Io non lavoro più lì, ma lo faccio per chi resta. E per i clienti, che hanno diritto a mangiare in un luogo sicuro.”

Last modified: Luglio 26, 2025
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