PISA – “A Pisa, come altrove, stanno nascendo iniziative per raccogliere fondi per le ‘culle per la vita’, promosse da associazioni antiabortiste. La tragedia del neonato morto a Bari dimostra che l’unica strada sicura e laica è potenziare il servizio di parto in anonimato nelle strutture ospedaliere”, afferma Anna Piu, Segretaria provinciale di Sinistra Italiana Pisa.
Al di là della cronaca, restano aperti molti interrogativi: perché queste culle sono collocate in parrocchie e luoghi non idonei, invece che in ospedali pubblici? In Italia non esiste una legge che regolamenti il loro funzionamento, e il Ministero della Salute non ha mai effettuato un censimento ufficiale. Dati provenienti da culleperlavita.it rivelano che 35 delle 61 culle si trovano in spazi non sanitari, come parrocchie e ospizi diventando strumenti di propaganda ideologica dei pro-life.
È urgente una legge chiara che regolamenti questi dispositivi, permettendo la loro presenza solo in presidi sanitari pubblici, nel rispetto della laicità dello Stato.”
Last modified: Febbraio 10, 2025