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Addio al professor Costantino Ricci. Il ricordo degli ex alunni

PISA Gli ex alunni del professor Ricci vogliono salutare il docente scomparso.

“Il professor Costantino Ricci ci ha lasciato all’età di 93 anni, ma la sua mente prodigiosa è rimasta lucida fino alla fine. Chi lo ha conosciuto ricorda la sua capacità di recitare a memoria l’elenco degli studenti di ogni classe, un ricordo non solo dei nomi, ma delle caratteristiche personali di ciascuno. Questo suo particolare affetto per gli allievi è stato la ragione per cui lo ricordiamo con grande affetto. Ricci era un insegnante che entrava in classe sempre ben vestito, con una voce baritonale che catturava subito l’attenzione, ma senza mai instillare timore. La sua autorità si combinava con un’umanità che lo rendeva amato dai suoi studenti. Durante le sue lezioni, non mancavano mai aneddoti o barzellette, creando un’atmosfera di leggerezza nonostante la profondità della sua cultura. Il suo approccio pedagogico, equilibrato tra rigore e simpatia, ha lasciato il segno in moltissimi giovani. La sua preparazione culturale era immensa, come notò Giorgio Pasquali, che rimase colpito dalla disinvoltura con cui Ricci traduceva dal greco. La sua passione per il dialetto ligure, che considerava la sua “prima lingua”, e la sua capacità di comporre in latino lo rendevano un vero umanista. La sua carriera accademica iniziò nel 1957 a Volterra e continuò a Piombino, Pontedera e infine a Pisa, dove fu anche vicepresidente del Liceo “Galilei” fino al 1995, anno del suo pensionamento. Grande appassionato di scacchi, credeva che il gioco fosse utile per sviluppare abilità mentali, intuizione che oggi è riconosciuta in molte scuole dove si organizzano corsi di scacchi. Ciò che ha contraddistinto il professor Ricci, oltre alla sua straordinaria cultura, è stata la sua disponibilità e la sua generosità. In un’epoca in cui l’insegnamento era a volte gravoso, lui sapeva sempre ascoltare i suoi studenti, credendo profondamente nel loro potenziale. Per questo motivo lo ricordiamo come un grande insegnante, che condivideva il sapere con passione e dedizione. Per salutarlo, ci sembra appropriato citare le parole di Seneca, che il professor Ricci aveva letto e tradotto con molti di noi: “…in hoc aliquid gaudeo discere, ut doceam; nec me ulla res delectabit, licet sit eximia et salutaris, quam mihi uni sciturus sum”. Questo riflette il segreto per essere un grande insegnante: gioire nello studio e nel condividere ciò che si è imparato. E questo, caro professor Ricci, lei lo aveva davvero compreso.“, concludono gli alunni.

Last modified: Novembre 8, 2024
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