PISA – Dopo essersi classificata seconda nell’edizione 2024, Pisa rilancia la propria candidatura per l’assegnazione del “Premio Città Italiana dei Giovani 2025” promosso dal Consiglio Nazionale Giovani in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con l’Agenzia Italiana per la Gioventù, con l’importante novità del coinvolgimento della Consulta dei Giovani della nostra città, il cui Regolamento è stato approvato in Consiglio Comunale nella seduta dello scorso 13 giugno.
di Giovanni Manenti
La Consulta dei Giovani non è ancora ufficialmente costituita, essendo al momento formata dai 32 candidati sorteggiati tra le 57 richieste di ammissione, e dovrà essere completata con 18 rappresentanti provenienti dai 9 istituti superiori cittadini (2 per istituto), a cui si aggiungono il rappresentante degli studenti dell’Università di Pisa nel Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario e il Presidente del Consiglio degli studenti dell’Università di Pisa, per un totale di 52 componenti, ma i tempi previsti dal Bando emesso il 2 agosto 2024, che fissano per il 30 novembre prossimo la scadenza per la presentazione del progetto, hanno fatto sì che nel pomeriggio di venerdì 4 ottobre l’Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Pisa Frida Scarpa convocasse in Sala delle Baleari i citati primi candidati per uno scambio di idee e suggerimenti volti alla predisposizione della relativa domanda di partecipazione.
Entra così nel vivo la partecipazione dei giovani alla vita politica pubblica della nostra città, come la stessa Assessore Frida Scarpa sottolinea: “Siamo partiti con il primo appuntamento, con la volontà dell’Amministrazione che il percorso venga portato avanti direttamente dai giovani al fine di valorizzare il loro protagonismo, visto che è demandato a loro il compito per arrivare alla scrittura di questo nuovo progetto che parteciperà al “Premio Città Italiana dei Giovani 2025”, così che il mio ruolo è semplicemente quello di una guida, un facilitatore avendo già partecipato alla stesura del progetto dello scorso anno, ed avendo altresì una conoscenza di quelli che sono i tecnicismi per strutturare un bando mi occuperò di curare la procedura e seguirli in questo percorso, ma le idee devono venire da loro. Per l’edizione 2025“, prosegue l’Assessore, “il bando prevede che il progetto debba essere indirizzato al soddisfacimento di quelli che sono gli obiettivi n. 3 e n.11 dell’Agenda ONU 2030, ovvero benessere, salute, città più inclusive, sostenibili e resilienti, il che sta a significare che trattasi di un progetto che dovrà tenere conto dei traguardi che sono previsti all’interno di questi due obiettivi, da consegnare entro il prossimo 30 novembre, dopo di che lo stesso verrà esaminato da una Commissione costituita dal Consiglio Nazionale Giovani, dall’Agenzia Italiana per la Gioventù e dal Dipartimento per le Politiche Giovanili, per poi, verso febbraio 2025, dovremmo avere i nomi delle città finaliste da cui uscirà la proclamazione della vincitrice, con la speranza pertanto di poter essere la prescelta visto che l’anno scorso siamo arrivati secondi e ci mancava proprio la partecipazione giovanile e pertanto stavolta non vogliamo che il progetto sia calato dall’alto, ma sia frutto e rispondente a quelle che sono le idee, i desideri, le esigenze ed i bisogni dei ragazzi“.
“Sotto quest’ultimo aspetto“, conclude Frida Scarpa, “tengo ad evidenziare come abbia sicuramente costituito un buon punto di partenza per alcuni dei componenti della nostra Consulta l’aver partecipato due settimane fa al Piano Nazionale Giovani che si è svolto nella nostra città, avendo avuto modo di calarsi nella realtà del Consiglio Nazionale Giovani, in modo da capire cosa significa fare teambuilding, al pari di lavorare in gruppi e portare avanti delle tematiche da inserire all’interno di bandi, avendo pertanto compreso quale è il metodo di lavoro da seguire per andare a scrivere in maniera mirata quelli che sono dei progetti che possono essere competitivi“.