PISA – Alla vigilia della gara fra Pisa e Ternana in programma sabato 9 marzo alle ore 16.15 all’Arena Anconetani, ha parlato in conferenza il mister della squadra umbra Roberto Breda ex allenatore di Entella e Livorno. Queste le sue dichiarazioni che abbiamo estrapolato dal portale “Ternananews”.
di Maurizio Ficeli
Il Pisa ed i suoi moduli. “4-2-3-1 e 4-3-2-1 sono i moduli che utilizzano maggiormente. E’ una squadra che ha caratteristiche ben definite. Soprattutto nella capacità di cambiare sistema di gioco. E’ una squadra difficile. E’ un’altra battaglia. Dovremo cercare di fare punti anche là. E’ una squadra abbastanza vicina. Dovremo cercare di avvicinarci non di allontanarci.
Gli attaccanti nerazzurri: “Squadra forte. Negli obiettivi del Pisa ad inizio anno non c’era di fare questo tipo di campionato. Ma qualcosa di più. Però non sempre ti riesce quello che hai in mente. Anche in corso della gara hanno giocatori che possono cambiarla”.
L’atteggiamento in campo. “Arrivano sugli esterni sviluppando molto il centro così da creare superiorità sulle fasce. Noi siamo una squadra diversa negli interpreti e nel modulo rispetto alla gara d’andata. Rimangono le nostre convinzioni. Affrontiamo una squadra che quando non ha palla cerca riferimenti per non farti giocare. Lo stadio sarà caldo. Una partita che richiederà tante letture”.
La tattica. “La partita di domani richiede letture dall’inizio e in corsa. Vedremo che tipo d’interpretazione vorrà dare l’avversario. Vogliamo avere più frecce al nostro arco. Dovremo fare una gara molto di personalità, d’intensità fisica e mentale”.
Il momento. “Questa squadra ha vissuto due grandi step. Uno è stato il mio arrivo con classifica brutta. E’ stata la prima dimostrazione del valore del gruppo. Il secondo step durante e dopo il mercato. Abbiamo affrontato partite toste, importanti, complicate. Il rischio di sfaldarsi c’era, soprattutto in quel periodo. Dopo Spezia dove sbagli un rigore e prendi gol a sette secondi dalla fine poteva succedere. Ma non è successo. Il secondo tempo di Parma è la dimostrazione di quanto il gruppo sta assimilando il lavoro. Siamo sempre stati propositivi. Sono convinto che anche sul 3-1 i ragazzo volevano continuare a fare gol. Non è scontato tutto questo. Ogni volta lo devi tirare fuori. Ogni partita, compresa questa ha delle insidie specifiche”.
I ballottaggi. “Se uno guarda gli allenamenti io mischio sempre tutto. Voglio vedere i ragazzi tutti coinvolti. Quando giocavo facevano 7 titolari e non mi piaceva. A me piace che tutti imparino a giocare con tutti. N’Guessan? Devono parlare i responsabili medici. Ancora non è a disposizione. Gli altri tutti convocati ad eccezione di Viviani e De Boer”.
Favilli. “Un attaccante che non segna è sempre in difficoltà emotiva. I motivi possono essere tanti. Il percorso fatto da lui e Federico è diverso. Mancano 10 partite. Se un attaccante in 10 partite fa 3/4 gol non è male. Lui deve pensare solo a farsi trovare pronto. L’arrabbiatura è un aspetto buono se ti porta ad essere determinato a risolvere i problemi.
Tifoseria. “Bella soddisfazione. Tutti uniti cerchiamo di portare a casa punti. Speriamo di riuscire a dare una bella gioia a tutti quanti”.
Last modified: Marzo 8, 2024