PISA – I capigruppo in consiglio comunale Paolo Martinelli, La città delle Persone, Matteo Trapani, Partito Democratico, Luigi Maria Sofia, Sinistra Unita per Pisa hanno affrontanto in una nota congiunta la questione del Palazzo Congressi, posta da Confcommercio e richiamata anche dal Rettore Zucchi e da Confindustria
“È assolutamente centrale a Pisa ed è necessario che le Istituzioni se ne occupino confrontando varie soluzioni senza fossilizzarsi sull’area del Santa Chiara, sulla quale la Regione, con molti fondi, ha iniziato un lavoro di trasferimento. Su questo il Comune di Pisa non ha fatto nulla, sia in termini di progettazione sia in termini di servizi, venendo meno al proprio ruolo esercitato solo sulla stampa locale. Riteniamo corretto confrontarsi con la proposta di riapertura e messa a norma del Pala Congressi dell’Università come correttamente sostenuto anche dalle associazioni categoria e come recentemente proposto dal Rettore Zucchi. Siamo anche fermamente convinti che nuove proposte di un Centro Congressi devono garantire l’afflusso in sicurezza e rispetto dell’ambiente di migliaia di persone, la fornitura di adeguati servizi, di infrastrutture idonee e veloci. Le realtà in Italia di Centri congressi ci evidenziano come spesso la gestione economica non sia facile ed è per questo che è inopportuno pensare che la soluzione sia inserire questo progetto in un’area che ha già una sua vocazione e progettazione e i cui tempi e possibilità di manovra sono senza dubbio complessi.
Riteniamo che l’ex ospedale Santa Chiara, già interessata dal piano Chipperfield, non sia adatto ad ospitare la realizzazione di un nuovo Pala Congressi, una struttura che attrarrebbe, in concomitanza con gli eventi congressuali, migliaia di persone in una zona già molto congestionata sia urbanisticamente che per traffico, rimanendo poi vuota per lunghi periodi nel quotidiano. La zona è attualmente interessata dal trasferimento delle attività al nuovo Santa Chiara (Cisanello) con un’operazione che doterà Pisa di uno degli ospedali più grandi in Italia ed è oggi priva di mezzi di mobilità sostenibili, è in area centrale storica e difficilmente raggiungibile da fuori città senza gravare ulteriormente sul traffico esistente. A pochi metri dalla Torre di Pisa è fuori luogo pensare a un centro congressi dato che quella zona, è già fortemente segnata dalle presenze turistiche alle quali, in tempi brevi si sommeranno quelle del nuovo stadio. (In quell’area, tra le altre cose, sono rimaste anche inascoltate le richieste di chi lavora al Santa Chiara e ogni giorno non riesce a trovare parcheggio per andare a lavoro). Crediamo invece, come più volte ribadito, che l’area del vecchio ospedale Santa Chiara bene si presti ad un progetto innovativo attraverso un mix funzionale di incubatore di imprese innovative e ambientalmente sostenibili in grado di attrarre grandi investimenti internazionali in ricerca, nuovi spazi ad uso sociali e permettendo la riappropriazione da parte dei cittadini degli spazi pubblici e verdi, il tutto inserito coerentemente nel contesto del urbano centro storico, in linea con la progettazione già in essere.
In verità la previsione di una cittadella congressuale era già inserita nell’area limitrofa all’aeroporto che questa giunta ha invece cancellato mediante il Piano Strutturale senza prevedere studi su alternative valide. La soluzione prevista, anch’essa da mettere in discussione e con alcune criticità, aveva almeno a favore una grande accessibilità del trasporto pubblico ed era condizione “sine qua non” per altri sviluppi che invece sono stati autonomamente mantenuti e che se realizzati impatteranno ulteriormente sui quartieri di San giusto e San Marco. Serve quindi da subito raccogliere la richiesta che vi sia un’area congressi, oltre all’intervento urgente di recupero di quello già esistente, e pensare anche alla progettazione in un’area maggiormente idonee ad ospitarla, coinvolgendo associazioni, mondo imprenditoriale, le Università e i centri di ricerca magari collegando quest’area al nuovo Santa Chiara, dove poter ipotizzare una rigenerazione urbana rispettosa dell’ambiente. Sarebbe poi auspicabile, in una visione moderna, funzionale e sostenibile della città, recuperare volumi e prevedere area congressuale, spazi di accoglienza adeguati alle aree sportive ed eventi che sono l’altro grande tassello mancante nella città. Per fare questo è però necessario muoversi da subito, anzi è già tardi perché avrebbe dovuto essere già previsto nel Piano Strutturale, per attrarre finanziamenti oltre a produrre, in sinergia con associazioni di categoria e istituzioni, un progetto complessivo che doti la città di un’area funzionale, sostenibile e raggiungibile facilmente mediante modalità alternative. Chiediamo su tutti questi aspetti un’ampia discussione pubblica che coinvolga tutta la città e che parta da valutazioni e analisi concrete.
I capigruppo in consiglio comunale:
Paolo Martinelli, La città delle Persone
Matteo Trapani, Partito Democratico
Luigi Maria Sofia, Sinistra Unita per Pisa