Written by 12:52 pm Pisa, Attualità

Gli anni di piombo e il corpo senza vita di Aldo Moro nella Renault 4 rossa

PISA – Via Michelangelo Caetani, Roma, 9 maggio 1978: dentro una Renault 4 rossa viene ritrovato il corpo senza vita dell’On. Aldo Moro. Siamo nel pieno dei cosiddetti anni di piombo, il periodo dove in Italia dilaga il terrorismo di matrice politica: le brigate rosse, prima linea, ordine nuovo, terza posizione. Rosso e nero che si mescolano e si sovrappongono: ultrasinistra e ultradestra o, per meglio dire, formazioni extraparlamentari si combattono e combattono entrambe il sistema.

di Leonardo Miraglia

Ogni fazione ha idee precise e definitive al punto tale da attuarle con le armi in pugno, rapinando e rapendo, uccidendo esponenti dell’arco costituzionale italiano, militari e poliziotti ma anche docenti universitari e intellettuali vari oltre che persone qualunque in stragi su larga scala come quella della stazione di Bologna.
L’ideologia politica estrema, frutto di anni combattuti dal dopoguerra al sessantotto studentesco, si scatena in un groviglio di sigle e azioni terroristiche al punto che si preferisce restare chiusi in casa che uscire a passeggio per le strade per paura di cadere vittime di imboscate a mano armata da parte di sedicenti portatori di assurde pseudoverità.

La vita in quegli anni scorre lenta e attenta a ogni notizia legata ai gruppi estremistici che imperversano in molte città italiane; gli italiani, per così dire medi, sono realmente terrorizzati dai terroristi che l’unica cosa che riescono veramente a portare a compimento è lo spaventare a morte i cittadini comuni e costringerli a serrare porte e finestre e restare di fronte alla tv in bianco e nero a guardare Canzonissima.
Il terrorismo uccide a centinaia, le pallottole volano frequenti e le bombe esplodono causando eccidi di massa. Il colore non ha odore, parafrasando pecunia non olet, perché rosso e nero sono sfumature di un altro unico colore, quello della morte causata da menti malate e corrotte da anni di lavaggi del cervello da parte di ideologi (bho) che hanno manipolato menti deboli al loro servizio.

Il comunismo e il neofascismo sono due estremi che, come tutti gli estremi, si toccano e si intrecciano, per quanto rivendichino distanze incommensurabili e ideali opposti e distinti sono infine le due facce della stessa medaglia, quella medaglia che verrà appuntata sul petto di tutte le loro vittime illustri ma anche di quelle sconosciute ai più che sono preponderanti.

Gli anni di piombo non esistono più, i terroristi in parte sono morti o incarcerati, anche se alcuni continuano a vagare liberamente fuori dai nostri confini, se non addirittura dentro all’insaputa delle autorità e alcuni di quelli che sono dietro le sbarre sono divenuti profeti di una nuova giustizia e portatori di una nuova pace, il che lascia perlomeno un gusto amaro in bocca; le pistole e gli ordigni sono esposti nelle bacheche di svariati commissariati e le foto degli eventi del periodo sono divenute icone moderne.

Non accadrà mai più, l’oracolo è sicuro; gli anni di piombo delle pallottole esplose contro innocenti e inermi per sventolare al mondo idee folli legate a ideologie ancora più folli sono solo storia ma quella con la esse minuscola, quella che è bene dimenticare, cancellare e, se non si riesce proprio a usare il tasto “canc”, perlomeno relegare negli scantinati del tempo, chiuse dentro botti di ferro a prova di ladro.

Il precetto di oggi dell’oracolo realistico è quello di insegnare a chi non c’era, che quella storia è malsana, corrotta, purulenta e potenzialmente virulenta e quindi bisogna prenderne le dovute distanze, rileggerla con le dovute cautele e scriverla di nuovo estrapolando l’unica vera verità da quel guazzabuglio di anni scuri come la notte: mai più!!!

Last modified: Maggio 9, 2023
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