PISA – La Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ha promosso un’iniziativa di ricerca e formazione a Iringa, in Tanzania, focalizzata sulla ventilazione manuale neonatale — una tecnica salvavita utilizzata per assistere neonati con difficoltà respiratorie o privi di respiro spontaneo.
L’attività è stata realizzata in collaborazione con CUAMM – Medici con l’Africa, l’ospedale di Tosamaganga e il National Institute for Medical Research (NIMR). Lo studio ha analizzato l’efficacia didattica di un simulatore neonatale ad alta fedeltà e basso costo, testato in tre diverse configurazioni.
Il corso, della durata di quattro giorni, ha coinvolto 41 studenti e 37 operatori sanitari, impegnati in sessioni teoriche e pratiche guidate da Sabina Maglio e Davide Mocellin (Istituto di BioRobotica della Scuola Sant’Anna), Martina Borellini (CUAMM) e le dottoresse Mary-Winnie Nanyaro ed Elizabeth Shayo (NIMR).
Il simulatore: tecnologia accessibile e realistica per la formazione clinica
Sviluppato dal laboratorio di Chirurgia Robotica guidato dalla Prof.ssa Arianna Menciassi, il simulatore mira a formare medici e operatori sanitari nella ventilazione neonatale con pallone AMBU. Il manichino riproduce fedelmente l’anatomia e la fisiologia neonatale, grazie a modelli meccanici dei polmoni e dello stomaco che simulano i movimenti respiratori, distinguendo tra ventilazione corretta e scorretta (con sollevamento del torace o dell’addome).
Dotato di sensori avanzati (flusso e pressione), il sistema consente il monitoraggio in tempo reale di parametri chiave — flusso d’aria, pressione polmonare e gastrica, frequenza di ventilazione — fornendo un feedback immediato tramite un’applicazione dedicata su smartphone.
Questo strumento, semplice da usare, economico e altamente realistico, ha il potenziale per migliorare significativamente la formazione sanitaria in contesti a risorse limitate, specialmente nelle aree rurali africane dove la carenza di personale qualificato rappresenta una sfida cruciale per la salute materno-infantile.
Africa Connect e il progetto PRISMA: la visione della Scuola Sant’Anna
Il simulatore è stato sviluppato nell’ambito del progetto PRISMA, che punta a costruire comunità più inclusive, sicure e resilienti nel Corno d’Africa. PRISMA rientra in Africa Connect, iniziativa interdisciplinare della Scuola Sant’Anna che unisce ricerca e formazione con l’obiettivo di sostenere uno sviluppo equo e sostenibile nel continente africano.
Last modified: Luglio 24, 2025