LAJATICO – C’è ape e ape. Per noi comuni mortali talvolta è persino difficile capire se quella che ci sta ronzando (minacciosamente) intorno è un’ape o una vespa. Ma la differenza è sostanziale! Solo di api, nel mondo, vi sono almeno 20.000 specie. Nel centro Italia quella più diffusa è la ligustica. E tutelarla oggi è un dovere. A Lajatico, grazie a Miele Fabbri e all’amministrazione comunale si sta cercando di fare di più in termini di salvaguardia di quest’ultima.
Dopo il meeting di ottobre “LAJATICO E’ ….Custodi del Tempo”, e la testimonianza in tv del maestro Andrea Bocelli, nella puntata di Melaverde del 26 ottobre scorso su Canale 5, l’amico e ‘factotum’ (cosi lo ha definito lo stesso Bocelli) Stefano Pugliesi di Miele Fabbri, si sta dando da fare affinché sul territorio del Comune di Lajatico nonché nei comuni limitrofi, la ligustica non sia solo un’ape ma un bene assolutamente protetto da minacce esterne.
Oltre a una sperimentazione con i probiotici prodotti da una nota azienda svizzera, in fase di test sugli apiari di Miele Fabbri grazie alla collaborazione con il Prof. Giacomo Rossi del Dipartimento di Veterinaria dell’Università di Camerino e con la Prof.ssa Roberta Ciampolini, Ordinario di Zootecnia Generale Genetica Veterinaria e Miglioramento Genetico dell’Università di Pisa, c’è poi lo studio di alcuni professori dell’Università di Bologna a tutela delle specie autoctone degli impollinatori, confluito in un protocollo e riconosciuto dalla Regione Emilia-Romagna come legge, Secondo l’esperienza di Stefano Pugliesi “questo studio potrebbe rappresentare una soluzione adatta anche al territorio lajatichino. E’ sempre più necessario trovare soluzioni ‘ufficiali’ e riconosciute da Asl e amministrazioni per proteggere l’ape ligustica dall’attacco di api più aggressive ‘importate’ – per così dire- da altre zone d’Europa o persino di specie ibride, non adatte al nostro territorio. Pugliesi, che fa parte di una famiglia che produce miele e derivati dell’alveare in zona da ben 4 generazioni, i prodotti della di cui azienda dal 2016 sono certificati bio e dal 2024 inseriti nella locale De.Co., chiosa: “Si tratta di insetti che vanno a intaccare quel buon vivere e quel benessere delle api nostrane a casa loro, un ‘buon vivere’ di cui sino a poco tempo fa, qui gli insetti impollinatori godevano a pieno senza conseguenze per l’uomo. Ecco perché salvaguardare la ligustica è e deve essere la nostra mission”.
Last modified: Novembre 8, 2025











