Scritto da 9:41 pm Pisa, Cultura

Rivoluzionare lo studio dei testi antichi: il Progetto ‘GreekSchools’ e la ricerca sul Papiro Ercolanese

PISA – Napoli, presso la Biblioteca Nazionale ‘Vittorio Emanuele III’, è stato presentato lo stato dell’avanzamento della ricerca del progetto ‘GreekSchools’, che ha rivoluzionato lo studio dei manoscritti antichi attraverso l’impiego di metodologie innovative.

Questo progetto, finanziato con un sostegno di 2.498.356 euro dall’ERC (Consiglio Europeo della Ricerca), è diretto da Graziano Ranocchia dell’Università di Pisa, in collaborazione con l’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (ISPC) e l’Istituto di Linguistica Computazionale “Antonio Zampolli” (ILC) del CNR. Il focus della ricerca si concentra sul recupero e lo studio dei testi antichi, incluso il papiro ercolanese carbonizzato contenente la Storia dell’Accademia di Filodemo di Gadara.

Questo papiro, tra i molti conservati presso la Biblioteca Nazionale di Napoli, è stato danneggiato dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., ma grazie alle avanzate metodologie del progetto ‘GreekSchools’, è stato possibile penetrare il velo del tempo e scoprire nuovi dettagli su Platone e sull’Accademia.

L’obiettivo principale è quello di pubblicare un’edizione aggiornata della Rassegna dei filosofi di Filodemo, che include la Storia dell’Accademia, arricchita da tecniche di imaging e metodi filologici.

Graziano Ranocchia spiega che questa nuova edizione ha portato a risultati sorprendenti e interdisciplinari, con nuove informazioni sui filosofi accademici e su Platone in particolare. Kilian Fleischer, editore del papiro nell’ambito del progetto, sottolinea che grazie a questa ricerca sono stati scoperti dieci nuovi frammenti di papiro e molte letture sono state integrate o rilette, rivelando dettagli inaspettati sulla vita e le opere di Platone e sull’Accademia.

Tra le rivelazioni più significative, si apprende che Platone fu sepolto nel giardino riservato dell’Accademia ad Atene, vicino al Museion, sacello sacro alle Muse. Inoltre, emerge che Platone potrebbe essere stato venduto come schiavo sull’isola di Egina nel 404 a.C. o nel 399 a.C., anziché durante il suo soggiorno in Sicilia come precedentemente creduto. Altri passaggi rivelano il disprezzo di Platone per le capacità musicali di una musicista barbara, offrendo nuovi spunti di riflessione sulla sua personalità e sul suo pensiero.

Il progetto ‘GreekSchools’ non si limita alla ricerca testuale, ma mira anche a sviluppare nuove tecniche di analisi dei manoscritti utilizzando strumenti avanzati come l’imaging ottico nell’infrarosso e nell’ultravioletto, l’imaging molecolare ed elementale, la tomografia e la microscopia ottica digitale.

Grazie all’infrastruttura di ricerca europea sull’Heritage Science E-RIHS e alla piattaforma Molab, gli studiosi applicano queste tecniche non invasive ai papiri, permettendo di leggere testi altrimenti inaccessibili a causa dei danni o della stratificazione dei materiali.

Last modified: Aprile 24, 2024
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