“Entrare in sintonia con il Teatro, i suoi lavoratori e il suo pubblico, promuovere la Lirica e i suoi mestieri tra i giovani, ampliare l’offerta artistica” gli obiettivi del Maestro Marco Tutino. Diego Fiorini, “Marco Tutino è una opportunità straordinaria che Pisa e il suo pubblico meritano”
PISA – “Una opportunità straordinaria che il pubblico del Teatro Verdi e la nostra città meritano assolutamente”, con queste parole Diego Fiorini, presidente della Fondazione Teatro di Pisa, ha aperto la conferenza stampa di presentazione del nuovo direttore artistico. Nominato dal CDA il 26 novembre per il triennio 2025-2027, il Maestro Marco Tutino entrerà in carica dal primo gennaio 2025 e sostituisce Cristian Carrara, direttore artistico del Verdi nell’ultimo triennio.
di Giovanni Manenti
Prima dell’incontro con la stampa, il nuovo direttore artistico arrivato questa mattina a Pisa ha voluto fare la conoscenza dei dipendenti e delle maestranze del Verdi assicurando una costante presenza in Teatro e ribadendo la forte volontà di mettere a disposizione la propria esperienza per valorizzare il personale e per favorire un rinnovato percorso di crescita artistica.
L’importante curriculum di Marco Tutino è stato centrale nella selezione operata dalla commissione chiamata a scegliere, tra oltre 50 candidati, il nuovo direttore artistico, come ha spiegato ai giornalisti il presidente Fiorini: “Il Maestro Tutino è un artista di grande esperienza e dal curriculum internazionale. Dai vertici di importanti fondazioni lirico-sinfoniche alle consulenze per grandi teatri fino alla la sua attività di consulente per la Lirica nella Commissione Musica del Ministero della Cultura, Marco Tutino è un esperto conoscitore del mondo teatrale in tutti i suoi aspetti e le sue dinamiche. Questo rende il suo profilo perfetto per il nostro Teatro che vive già una fase di crescita che attende conferme e ulteriori e definitivi passi avanti e ha una grande progettualità”.
“Desidero ringraziare Cristian Carrara – ha poi aggiunto Fiorini -, per il lavoro che ha svolto in questi tre anni riportando il nostro Teatro nel circuito delle coproduzioni, una sfida certamente vinta e assai attesa anche dalle nostre maestranze, desiderose di dimostrare le proprie competenze e di poter crescere attraverso il confronto con colleghi di altri teatri di tradizione. Adesso, con Tutino, muoveremo nuovi e significativi passi, anche grazie al richiamo e all’attrattività che il suo nome ha nel panorama culturale italiano e internazionale”.
“I nostri obiettivi sono due – ha concluso il presidente Fiorini -: accrescere la qualità dell’offerta artistica per il nostro pubblico e iniziare una nuova pagina per il nostro Teatro che deve diventare un nuovo punto di riferimento a livello regionale per la formazione ai mestieri dell’arte del Teatro. In Italia siamo eredi di un patrimonio universale fatto di arte e di bellezza: un pezzo di questo patrimonio è anche il Verdi ed è anche al Verdi. E noi, a Pisa, città dalla solida tradizione culturale, abbiamo il dovere di trasmetterlo per conservarlo”.
Diffondere la tradizione dell’opera lirica soprattutto tra i giovani è uno degli obiettivi del Maestro Marco Tutino, che da membro del Comitato per la salvaguardia dell’arte del canto lirico italiano ha concretamente contribuito al suo riconoscimento nella lista Unesco del patrimonio immateriale dell’umanità.
Sulle motivazioni che hanno condotto alla nomina del Maestro Marco Tutino, così si esprime il Presidente della Fondazione Teatro Verdi Diego Fiorini: “abbiamo ricevuto 50 domande per tale prestigioso incarico, e dalla relativa selezione la Commissione ha deciso di affidare lo stesso a Marco Tutino, il quale, oltre ad avere un curriculum straordinario, ci ha conquistato nel corsoi dell’incontro che abbiamo avuto allorché alla domanda su cosa intendesse fare come prima azione ha risposto di voler incontrare le maestranze del Teatro al fine di stabilire con loro un rapporto di sinergia in quanto rappresenta la base per il buon andamento della struttura, oltre ovviamente alla sua esperienza di livello internazionale che lo ha portato a frequentare, gestire ed amministrare i più importanti Teatri del Mondo ed aver fatto parte della Commissione Ministeriale per la Musica“.
“Sono pertanto convinto“, conclude Fiorini, “che questo nuovo Direttore Artistico potrà portare grandi qualità ed altrettante novità al nostro Teatro, oltre ad aver sposato la linea che ci ha portato a dare molto spazio anche alla formazione giovanile, visto che sin dal nostro primo incontro il Maestro Tutino ha dimostrato una grande attenzione su tale tematica, avendo fra l’altro fondato l’Accademia dell’Opera Italiana, ragion per cui nessuno meglio di lui può sapere quanto sia importante l’aspetto formativo“.
Da parte sua, il Maestro Marco Tutino sottolinea: “sono molto onorato di essere in questo Teatro che mi appresto a conoscere, rappresentando l’incarico che mi è stato offerto anche un’occasione per mettere a frutto quello che ho imparato in tanti anni di lavoro, così che, stante la mia veste di compositore in pensione, ritengo sia giunto il momento di restituire il molto che la vita mi ha dato“.
“Per quanto concerne l’impostazione del mio lavoro“, prosegue il nuovo Direttore Artistico, “devo ancora decidere in quanto ogni Teatro ha la propria Storia, con le sue caratteristiche legate anche alla città dove si trova, convinto peraltro che il pubblico vada rispettato per quanto concerne le esigenze melodrammatiche, per poi piano piano proporre cose che magari non sono del tutto conosciute ma che hanno la potenzialità di piacere, cosa questa molto importante“.
“Sono altresì molto d’accordo“, conclude Marco Tutino, “sulla linea già assunta dal Teatro di favorire la formazione giovanile, tanto che io stesso fondai anni fa a Bologna la “Scuola dell’Opera Italiana” proprio con l’intento di promuovere tutti i lavori che si svolgono in un Teatro d’Opera verso le nuove generazioni, in quanto rappresentano patrimoni che oramai si tramandano oralmente ma che potrebbero pertanto andare perduti e quindi si tratta di un qualcosa alla quale assolutamente teniamo moltissimo“. .
Marco Tutino è nato a Milano nel 1954. Parallelamente agli studi classici, nel Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano consegue i diplomi in Flauto e in Composizione. Esordisce come compositore nel 1976 partecipando al Festival Gaudeamus in Olanda. Da allora la sua musica viene programmata ed eseguita con grande successo di pubblico e di critica in tutto il mondo dalle più prestigiose istituzioni concertistiche e sinfoniche e nei principali Teatri d’Opera. È stato Direttore Artistico dei Pomeriggi Musicali di Milano, del Teatro Regio di Torino, Sovrintendente e Direttore Artistico del Teatro Comunale di Bologna e consulente artistico e compositore residente alla Fondazione Arena di Verona. È il fondatore della scuola dell’Opera italiana, l’accademia di alto perfezionamento delle professioni del teatro lirico, che ha lo scopo di insegnare e tramandare lo stile italiano dell’arte lirica e di investire sulle giovani generazioni. È stato inoltre presidente dell’Anfols, l’associazione che riunisce tutte le fondazioni liriche italiane e ha fatto parte della commissione musica del Ministero dei beni e attività culturali, in qualità di consulente per la Lirica. La sua attività di compositore inizia con Pinocchio, la sua prima opera, commissione della I.C.O.S.S. di Vienna e Opera di Genova. Seguiranno , tra le altre: Cirano (con la regia di Gabriele Salvatores, riallestito nel 1990 all’Arena di Verona), La Lupa (per il Centenario Mascagnano di Livorno) il dramma concertante Vite immaginarie (Comunale di Bologna) Federico II (commissionata dall’Opera di Bonn), Il gatto con gli stivali, Dylan Dog e Peter Uncino (commissionate dalla Fondazione Arena di Verona), Vita (commissione del Teatro alla Scala), Le Bel indifférent (commissione del Macerata Opera Festival), La bella e la bestia (commissione del Comunale di Modena), The Servant (commissione Macerata Opera Festival), Senso (commissione del Teatro Massimo di Palermo. In seguito, il Maestro ha composto Le Braci (commissione del Teatro dell’Opera di Firenze e del Festival della Valle d’Itria) La Ciociara (commissione del San Francisco Opera House) Miseria e Nobiltà (commissione del Teatro Carlo Felice di Genova), e Falscher Verrat, commissionata dal Teatro dell’Opera di Kiel.
Last modified: Dicembre 10, 2024