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Pisa rende omaggio agli eroi alpini Zerboglio e Tempesti: inaugurato il monumento a loro dedicato

PISA – Si è svolto domenica 25 maggio a Pisa il raduno della sezione Pisa-Lucca-Livorno dell’Associazione Nazionale Alpini, evento culminato con l’inaugurazione di due steli commemorative in marmo presso largo San Zeno, dedicate a due figure eroiche della storia militare italiana: il sottotenente Enzo Zerboglio e il maresciallo ordinario Ferruccio Tempesti, entrambi insigniti della Medaglia d’Oro al Valor Militare.

La cerimonia, patrocinata dai Comuni di Pisa, Lucca e Livorno, ha visto la partecipazione di autorità civili e militari, tra cui il Generale di Brigata Michele Vicari, rappresentanze dei Comuni di Barga, Calci, Camaiore e Setteville, della Provincia di Pisa e, per il Comune di Pisa, il vicesindaco Raffaele Latrofa.

«Con questa cerimonia – ha dichiarato il vicesindaco LatrofaPisa rende omaggio a due suoi figli valorosi, che hanno incarnato le virtù più nobili dell’Alpino: coraggio, onore e sacrificio. Le due stele diventano oggi un simbolo permanente della nostra memoria collettiva, un monito per le future generazioni a custodire e onorare i valori della libertà e della giustizia».

Le celebrazioni sono iniziate con l’alzabandiera sul Ponte di Mezzo, accompagnata dalla fanfara alpina, seguita da un corteo che ha attraversato il centro storico, con tappe significative come la deposizione della corona nella cappella dei caduti nella chiesa di Santa Caterina. Il corteo si è concluso a largo San Zeno con l’inaugurazione ufficiale del monumento e gli interventi istituzionali.

I protagonisti del ricordo.
Enzo Zerboglio, nato a Pisa nel 1898, fu ufficiale degli Alpini durante la Prima guerra mondiale. Si distinse per il suo eroismo sul Monte Pasubio e sul Monte Grappa, cadendo in battaglia durante la storica offensiva di Vittorio Veneto nel 1918.
Ferruccio Tempesti, pisano classe 1912, combatté nella Seconda guerra mondiale con il secondo Reggimento artiglieria alpina. Partecipò alle campagne di Francia, Grecia e Russia. Ferito gravemente durante la ritirata sul Don, morì a Leopoli nel 1943.

Con questo gesto, la città di Pisa rinnova il proprio impegno nel preservare la memoria di chi ha sacrificato la vita per l’Italia, rendendo omaggio a due figure esemplari della storia alpina e militare nazionale.

Last modified: Maggio 26, 2025
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