PISA – Giovedì 29 febbraio presso il Liceo Artistico Russoli di Pisa, si è tenuta un’assemblea che ha visto la partecipazione di diversi attori della comunità educativa e istituzionale.
Tra i presenti c’erano studenti rappresentanti di istituto e di classe, alcuni direttamente coinvolti negli eventi del 23 febbraio scorso, genitori eletti nel consiglio di istituto, docenti del Liceo, la dirigente scolastica Gaetana Zobel, il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Pisa e Livorno Andrea Simonetti, l’Arcivescovo Giovanni Paolo Benotto, il sindaco di Pisa Michele Conti, il presidente della Provincia Massimiliano Angori e il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo. La Prefetta Maria Luisa D’Alessandro, invitata, era assente.
Il dibattito, reso necessario dagli eventi di venerdì scorso davanti alla nostra scuola, è stato aperto dalla Dirigente, che fino ad oggi ha scelto di non rilasciare alcuna dichiarazione. Successivamente, le varie autorità locali hanno preso la parola prima di entrare nel cuore della discussione con gli interventi e le domande degli studenti. Gli studenti hanno principalmente sollevato interrogativi sulla gestione fallimentare dell’ordine pubblico e sulle motivazioni politiche che hanno determinato tale scelta. Hanno anche espresso la mancanza della Prefetta, capo provinciale dell’ordine e della sicurezza, che avrebbe potuto chiarire le decisioni prese. Inoltre, hanno affrontato la questione del conflitto israelo-palestinese, chiedendo alle autorità una posizione in merito.
Tra le risposte, si è distinto l’intervento dell’Arcivescovo Benotto, che ha manifestato vicinanza alle sofferenze dei popoli coinvolti nei conflitti e ha sottolineato l’importanza del dialogo e della relazione per la costruzione della pace. Questa prospettiva riflette gli ideali educativi della scuola, in linea con i principi costituzionali.
Durante l’assemblea, è stata costante la citazione della ferma dichiarazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento”.
I temi discussi oggi continueranno ad influenzare la nostra didattica, ma la comunità scolastica chiede alla stampa di ridurre la pressione mediatica, nel rispetto degli studenti ancora provati dagli eventi.
Last modified: Marzo 1, 2024