PISA- Il futuro della propulsione spaziale parla pisano. Alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, l’ingegnere Vittorio Giannetti, ricercatore dell’Istituto di Intelligenza Meccanica, coordina PHOENIX, un progetto innovativo che ha ottenuto un prestigioso ERC Starting Grant dallo European Research Council. L’obiettivo: sviluppare una nuova generazione di propulsori elettrici capaci di superare i limiti degli attuali sistemi, rendendo i veicoli spaziali più affidabili, flessibili ed efficienti.
“Con PHOENIX avremo l’opportunità di esplorare un concetto di propulsione al plasma completamente nuovo. Se i risultati saranno positivi, potremo aprire la strada a una generazione di sistemi spaziali più manovrabili e sostenibili, capaci di aumentare il ritorno scientifico e commerciale di ogni missione” – spiega Giannetti.
La sfida di PHOENIX: superare i limiti della propulsione attuale
La propulsione elettrica ha trasformato l’esplorazione spaziale negli ultimi decenni, aprendo la strada a missioni ambiziose e alla miniaturizzazione dei satelliti, un elemento centrale nella New Space Era. I propulsori elettrici convertono l’energia elettrica in energia cinetica, espellendo il propellente ad altissima velocità e offrendo così una spinta efficiente e duratura.
Tuttavia, le tecnologie esistenti – come i propulsori Hall – presentano limiti importanti: necessitano di un neutralizzatore di elettroni, un dispositivo sensibile alla contaminazione, che vincola la scelta del propellente e rappresenta uno dei principali punti critici di guasto.
PHOENIX punta a eliminare questo vincolo con un approccio radicalmente diverso: estrarre simultaneamente ioni ed elettroni senza ricorrere a un neutralizzatore esterno. Questo permetterà di ottenere sistemi più robusti, versatili e performanti, aprendo la strada all’uso di risorse spaziali “in situ” e facilitando nuove missioni di esplorazione nello spazio profondo.
Tre fasi per un nuovo paradigma
Il progetto PHOENIX durerà cinque anni e sarà sviluppato in tre fasi principali:
- Simulazione numerica – sviluppo di strumenti avanzati per analizzare il nuovo processo di accelerazione.
- Sperimentazione in laboratorio – realizzazione di un ambiente di test che riproduca le condizioni di vuoto spaziale, dotato di sistemi diagnostici di ultima generazione.
- Prototipazione e validazione – progettazione, test e ottimizzazione dei prototipi per dimostrare il concetto, valutarne le prestazioni e definire le leggi fisiche fondamentali.
“Grazie a un approccio integrato tra simulazione e sperimentazione – sottolinea Giannetti – potremo ottenere una comprensione completa del funzionamento del nuovo propulsore e delle sue potenzialità reali”.
Il profilo di Vittorio Giannetti
- 2015 – Laurea in Ingegneria Aerospaziale all’Università di Pisa
- Esperienze internazionali – ha lavorato nel settore spaziale europeo in Italia (SITAEL), Inghilterra e Francia (AIRBUS)
- 2022 – Consegue il dottorato di ricerca all’Università di Pisa
- 2023 – Entra alla Scuola Sant’Anna come assegnista di ricerca e poi ricercatore nell’Area Space Technologies
- CEO e co-fondatore di Celeste S.r.l., spin-off della Scuola Sant’Anna
- 2024 – Riceve il prestigioso Kuriki Award for Young Professionals per i contributi allo sviluppo della propulsione elettrica satellitare
Con PHOENIX, la Scuola Sant’Anna conferma il suo ruolo di avanguardia nella ricerca spaziale, rafforzando la presenza italiana in un settore strategico per il futuro dell’esplorazione e dell’economia dello spazio.
Last modified: Settembre 5, 2025











