Spieghiamo quali misure possiamo adottare per prevenire un'infezione da Listerie! Di Giulia Cecchi

Buongiorno a tutti i nostri lettori di Green Talk!! Nel nostro ultimo incontro, abbiamo affrontato l’importante argomento del rischio associato alla Legionella, una minaccia significativa soprattutto durante i mesi estivi. Oggi, ci spostiamo su un altro fronte critico delle sfide estive: le infezioni alimentari. Le alte temperature favoriscono la proliferazione dei batteri nei cibi mal conservati, rendendo la tossinfezione alimentare un pericolo particolarmente rilevante in questa stagione. Con l’esperto in microbiologia e sicurezza alimentare dottor Agostino Bazzichi, Biologo con Specializzazione post-laurea in Microbiologia e Virologia e collega di ARCHA dal 1997, esploreremo uno degli agenti patogeni alimentari più noti: la Listeria monocytogenes.
Grazie, Agostino, per essere qui con noi poco prima delle nostre ferie!! Prima di entrare nei dettagli sulla Listeria, potresti spiegare perché le intossicazioni alimentari sono più comuni durante i mesi estivi?
Buongiorno a te, Giulia, e grazie per l’invito! Come hai anticipato, durante l’estate, le tossinfezioni alimentari diventano più comuni a causa delle temperature più elevate. L’ambiente caldo è ideale per la crescita dei batteri nei cibi, accelerandone il deterioramento e aumentando il rischio di contaminazione. Le attività all’aperto, come picnic e gite, possono portare a una cattiva conservazione dei cibi, rendendo più probabile l’esposizione a batteri nocivi.
È un aspetto importante da considerare, alla luce anche degli ultimi accadimenti che abbiamo letto sui giornali circa persone finite in ospedale per intossicazioni alimentari. Ho anche letto diversi articoli riguardo a lotti di cibo ritirati dal mercato perché contenevano la Listeria. Mi parli quindi di cos’è la Listeria e come può diventare un rischio per il consumatore?
La Listeria, scientificamente nota come Listeria monocytogenes, è un batterio Gram-positivo che può causare gravi infezioni alimentari. Questo batterio è ubiquitario, in quanto può essere trovato nel suolo, nell’acqua ed in molti animali (mammiferi, uccelli, pesci e crostacei) che fungono da “serbatoio naturale” per il microrganismo. Ciò che rende la Listeria particolarmente insidiosa è la sua capacità di sopravvivere e moltiplicarsi anche a basse temperature, come quelle del frigorifero. Ciò significa che può proliferare nei cibi mal conservati ma anche in quelli sottoposti a corretta conservazione ma che abbiano subito una contaminazione da parte del microrganismo.
Interessante. E perché sentiamo spesso parlare di infezioni da Listeria durante l’estate?
L’estate crea un ambiente ideale per la proliferazione della Listeria. Come detto in precedenza, le temperature più elevate favoriscono la proliferazione batterica e molti alimenti tipici dell’estate, come insalate, affettati e prodotti a base di latte crudo, possono contenere il microrganismo e “trasmetterlo” ad altri alimenti in cui esso prolifererà. In questo caso si parla di contaminazione crociata e quando questo “passaggio” di microrganismi si verifica ai danni di un prodotto cotto, la proliferazione microbica è ancora più rapida, poiché la cottura rende l’alimento più “digeribile” non solo per noi ma anche per i microrganismi stessi. Inoltre un prodotto cotto è quasi completamente privo di flora microbica e l’assenza di microrganismi antagonisti favorisce la proliferazione dei patogeni.
Questo fenomeno vale per tutti i microrganismi e per tutti i cibi cotti, quando a casa organizziamo il nostro frigorifero dobbiamo sempre evitare di mettere alimenti crudi accanto a quelli cotti e dobbiamo proteggere questi ultimi da potenziali contaminazioni, magari utilizzando contenitori dotati di coperchio a tenuta.
Capisco. Hai qualche aneddoto o storia curiosa legata alla Listeria da condividere?
Certamente. C’è un aneddoto storico interessante legato alla scoperta della Listeria. Il batterio prende il nome da Joseph Lister, un chirurgo britannico del XIX secolo che ha introdotto la pratica della disinfezione nelle procedure mediche. In realtà il batterio è stato isolato per la prima volta da un medico austriaco di nome Anton Löwenstein che ha stato scelto il nome Listeria per onorare il lavoro di Joseph Lister nella prevenzione delle infezioni chirurgiche.
Molto interessante! Oltre alla cattiva conservazione dei cibi, ci sono altri fattori di rischio da tenere in considerazione riguardo alla Listeria?
Assolutamente. Oltre alla temperatura, la Listeria può essere presente in prodotti come latte crudo, formaggi a pasta molle non pastorizzati e prodotti a base di carne cruda o poco cotta. Inoltre, come ho accennato prima, l’igiene durante la preparazione e la manipolazione degli alimenti è fondamentale per prevenire la contaminazione. Inoltre, le persone con un sistema immunitario indebolito, come immunodepressi a seguito di chemioterapia, donne in gravidanza ed anziani sono più suscettibili alle infezioni da Listeria. Le donne in gravidanza devono prestare particolare attenzione, perché infezioni anche asintomatiche da Listeria possono provocare gravi danni al feto (che possono condurre all’aborto) o provocare gravi infezioni del neonato.
Molto esaustivo, grazie! Prima di passare alle raccomandazioni e alle misure preventive, potresti spiegarci quali sono i sintomi tipici di un’infezione da Listeria?
Beh, i sintomi di una infezione da Listeria possono variare, ma in genere la forma più leggera è rappresentata da una gastroenterite i cui sintomi includono febbre, brividi, dolori muscolari, nausea e diarrea. Nei casi più gravi l’infezione può diffondersi al sistema nervoso centrale causando meningiti o meningoencefaliti anche letali i cui primi sintomi sono mal di testa, rigidità del collo e confusione; è importante sottolineare che in questo caso i sintomi possono manifestarsi anche dopo diverse settimane dall’assunzione di alimenti contaminati.
Capisco. Ora, passiamo alla parte più pratica. Quali misure possiamo adottare per prevenire un’infezione da Listeria?
La prevenzione è, senza dubbio, la migliore arma contro l’infezione da Listeria. Per ridurre il rischio, è fondamentale lavare accuratamente le mani, le superfici e gli utensili prima e dopo la manipolazione degli alimenti. Gli alimenti crudi e cotti dovrebbero essere separati e conservati in contenitori sigillati nel frigorifero; inoltre bisognerebbe evitare di utilizzare attrezzature (es. coltelli o taglieri) in modo “promiscuo” per alimenti crudi e cotti senza averle preventivamente sottoposte a lavaggio. Infine, soprattutto in estate, sarebbe opportuno ridurre al minimo il consumo di cibi crudi quali sushi e tartare.
Ottimo. E per coloro che sono più vulnerabili, come le donne in gravidanza o gli anziani, ci sono precauzioni extra che dovrebbero prendere?
Le persone con un sistema immunitario indebolito devono fare particolare attenzione. Le donne in gravidanza dovrebbero evitare alimenti crudi o poco cotti, così come formaggi a pasta molle non pastorizzati e prodotti a base di carne cruda. Gli anziani dovrebbero prestare attenzione alla corretta conservazione degli alimenti e alla loro manipolazione in sicurezza. Consultare un medico in caso di sintomi sospetti è sempre consigliato.
Grazie per questi preziosi consigli. Oltre alla conservazione dei cibi e alle pratiche igieniche, ci sono altri metodi per prevenire la proliferazione della Listeria?
Una pratica chiave è la cottura completa degli alimenti. Riscaldare gli alimenti a temperature adeguate uccide i batteri nocivi. Inoltre, la pulizia regolare del frigorifero e la disinfezione delle superfici della cucina possono ridurre il rischio di contaminazione incrociata.
Oltre alle misure preventive a livello personale, esistono normative o regolamentazioni specifiche per prevenire la contaminazione da Listeria nei prodotti alimentari?
Assolutamente. Le agenzie sanitarie e le autorità di regolamentazione alimentare pongono grande enfasi sulla sicurezza alimentare. Esistono linee guida rigorose per la produzione, la manipolazione e la conservazione degli alimenti, al fine di prevenire la contaminazione da Listeria. Le aziende alimentari sono tenute a seguire queste norme per garantire prodotti sicuri per il consumo.
È rassicurante sapere che ci sono regolamentazioni in atto per garantire la sicurezza alimentare. Passando ai viaggi e alle vacanze estive, quali precauzioni dovremmo prendere quando ci troviamo in luoghi nuovi o quando consumiamo cibo da fornitori ambulanti?
È una questione importante. Quando viaggiamo o consumiamo cibo da fornitori ambulanti, dobbiamo essere particolarmente cauti. Scegliere luoghi affidabili e puliti per mangiare è essenziale. Evitare cibi crudi o poco cotti, specialmente in paesi in cui le norme igieniche potrebbero essere diverse. Lavare sempre bene le mani prima di mangiare e considerare l’uso di disinfettante per le mani in caso di mancanza di acqua e sapone.
Visto il periodo, approfitto per dare un consiglio a chi si reca in vacanza in luoghi esotici: in linea generale è sempre consigliata l’assunzione di acqua imbottigliata, ma un elemento spesso sottovalutato è il ghiaccio che viene aggiunto alle bevande. Infatti, se l’acqua imbottigliata è sottoposta a rigorosi controlli, spesso il ghiaccio viene prodotto a partire da acqua microbiologicamente non pura e di frequente le gastroenteriti cui sono soggetti i viaggiatori sono provocate da ghiaccio contenente microrganismi patogeni
Ultima domanda, Agostino. In conclusione, qual è il messaggio principale che vorresti trasmettere a chi ci ascolta riguardo alla prevenzione dell’infezione da Listeria?
Il messaggio chiave è che la prevenzione è alla base della nostra sicurezza alimentare. Adottare pratiche igieniche, conservare correttamente gli alimenti e cuocerli adeguatamente sono passi fondamentali per evitare l’infezione da Listeria ma anche di molti altri microrganismi patogeni. La conoscenza è la nostra migliore difesa, quindi educare sé stessi e gli altri su queste pratiche può fare la differenza.
Grazie mille, Agostino, per aver condiviso con noi queste informazioni cruciali sulla Listeria. La prevenzione è davvero la chiave per godere di cibi sani e sicuri, specialmente durante i mesi estivi.
Grazie a te, Giulia, per aver affrontato questo importante argomento. Spero che le nostre informazioni possano contribuire a mantenere le persone più sicure e informate sulle pratiche alimentari corrette!