PISA- Chi è responsabile in caso di collisione tra satelliti? Come si regolamenta lo sfruttamento commerciale dei corpi celesti, come l’estrazione di minerali dagli asteroidi o il prelievo di acqua dai poli lunari? E come prevenire che lo spazio diventi una discarica di detriti o rispondere alla crescente militarizzazione dell’orbita terrestre? Questi sono solo alcuni dei temi emergenti nel campo del diritto spaziale, che vengono affrontati da EUSPIL (EU Space Policy, International Law and Sustainability), il progetto Jean Monnet sulla politica spaziale dell’Unione Europea, coordinato dalla professoressa Claudia Cinelli, docente di Diritto Internazionale presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa.
Claudia Cinelli spiega: “Con l’aumento esponenziale di satelliti e missioni spaziali, la necessità di un solido quadro normativo per le attività al di fuori dell’atmosfera terrestre non è mai stata così urgente. Dobbiamo evitare che lo spazio diventi un ‘far west’ tecnologico, altrimenti rischiamo di compromettere la cooperazione internazionale e la sostenibilità per le generazioni future. In questo contesto, l’Unione Europea ha la possibilità di guidare l’iniziativa, garantendo standard condivisi e promuovendo un utilizzo pacifico dello spazio.”
Attualmente, il diritto spaziale si fonda principalmente sull’Outer Space Treaty del 1967, arricchito da convenzioni come quella del 1972 che stabilisce la responsabilità internazionale per i danni causati da oggetti spaziali. Tuttavia, la rapida evoluzione tecnologica e l’ingresso massiccio di attori privati, incluse le “mega-costellazioni” di satelliti, sollevano nuove problematiche che gli strumenti normativi attuali non affrontano in modo sufficiente.
EUSPIL ha quindi l’obiettivo di esplorare queste “zone grigie” con un focus particolare sulla prospettiva europea. Tra i suoi scopi ci sono la formazione di una nuova generazione di professionisti specializzati in affari spaziali e la creazione di una rete di giuristi, policy-maker, autorità regolatorie e agenzie spaziali, per garantire che lo spazio rimanga un terreno di cooperazione pacifica e non diventi un nuovo campo di sfruttamento o conflitto.
Grazie a EUSPIL, l’Università di Pisa sarà tra le prime università italiane a offrire un corso per studenti magistrali interamente dedicato al diritto internazionale e dell’UE in materia di spazio, affiancato da un ciclo di seminari anche per studenti di dottorato. A partire dal prossimo anno accademico (2025-2026), il Dipartimento di Scienze Politiche attiverà inoltre il corso in International Law, Outer Space and European Union, tenuto dalla stessa Claudia Cinelli. Dal 2022 al 2023, la professoressa Cinelli ha anche guidato il progetto internazionale “Advancing Responsible State Behavior in Outer Space”, finanziato dal Massachusetts Institute of Technology – Italy Università di Pisa Seed Fund. La sua passione per il diritto degli spazi internazionali, incluso quello extra-atmosferico, è raccolta anche nella monografia “Il diritto degli spazi internazionali, inclusi lo spazio extra-atmosferico” pubblicata nel 2020.
Gli altri docenti coinvolti nel progetto EUSPIL sono: Giovanni Federico Gronchi (Dipartimento di Matematica), Simone Marinai (Dipartimento di Giurisprudenza), Simone Paoli e Sara Poli (Dipartimento di Scienze Politiche).
Last modified: Aprile 15, 2025