PISA – “Sulla vicenda della giusta e auspicabile riqualificazione della ex Caserma Artale, le notizie date a dicembre durante la prima commissione che presiedo erano chiare: il progetto non c’è ancora, ma la sovrintendenza ha già dato indicazioni stringenti ai progettisti”. Ad affermarlo Maurizio Nerini presidente 1 CCP.
“Il controllo della nostra maggioranza sarà preciso e puntuale sul rispetto delle leggi, dei vincoli, dei regolamenti, ma gli atti di indirizzo e schede norma derivano da un protocollo del 2001 firmato dal sindaco Fontanelli, confermate nella variante di monitoraggio del 2017 con Filippeschi. In altre parole i vecchi sindaci del PD, a fronte di pochi milioni incassati, hanno delegato Cassa Depositi e Prestiti a scegliere per noi il privato che doveva realizzare quello che è stato chiesto dal pubblico, ed ora non si possono cambiare le carte in tavola. Mentre Auletta e suoi cavalcano la cosa a fini elettorali, non si capisce l’atteggiamento di quelli del PD in Consiglio Comunale: a suo tempo hanno votato senza preoccuparsi troppo della partecipazione, della rigenerazione urbana, dei risvolti ambientali, di quelli sociali e di quelli economici che potevano favorire il privato che giustamente vuol realizzare, e oggi si appiattiscono sulle posizioni dell’estrema sinistra addirittura presentando un atto che sconfessa tutto quello fatto dalle loro giunte. L’atto poi non è stato votato e finirà nel dimenticatoio perché loro stessi hanno fatto mancare incomprensibilmente il numero legale. Un corto circuito politico, un vuoto totale di idee, una mancanza di argomenti e anche di capacità di fare sana opposizione che ci fa capire che il centrodestra può confermarsi a pieno titolo al governo della città alle prossime elezioni”.