VOLTERRA- Il Santa Maria Maddalena di Volterra continua a rappresentare un presidio sanitario solido e in crescita, nonostante il contesto complesso segnato dalla carenza di personale medico, un problema che interessa tutta la Toscana e l’Italia. L’ospedale garantisce oggi tutte le specialità previste per una struttura di base e l’accesso alle prestazioni è costantemente monitorato. La riduzione delle liste di attesa resta una priorità su cui si sta lavorando, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione, comprese le progettualità regionali. Nel frattempo, i risultati parlano di una chirurgia in forte crescita (+140% nel 2024 rispetto al 2019) e di un incremento anche nella radiodiagnostica (+11,2%). Il completamento della Casa della Comunità, grazie anche ai fondi PNRR, contribuirà a rafforzare ulteriormente l’offerta, migliorando l’integrazione tra sanità ospedaliera e territoriale.
Rispetto alle richieste del Manifesto SOS Volterra, è opportuno ricordare che secondo il DM 70/2015 per gli ospedali di base non è prevista l’istituzione di una subunità cardiologica autonoma né una guardia cardiologica attiva 24 ore su 24. Tuttavia, Volterra garantisce percorsi sicuri per le patologie tempo-dipendenti grazie alla presenza costante di anestesisti-rianimatori e medici internisti, all’integrazione con la rete ospedaliera regionale e all’uso della telemedicina e del 118. Dal 2023, inoltre, è attivo il servizio di fibrinolisi, che consente trattamenti tempestivi per i casi di ictus attraverso un team multidisciplinare appositamente formato.
Per quanto riguarda la pediatria, pur non essendo prevista la presenza ospedaliera continuativa secondo le normative nazionali, a Volterra è attivo un servizio specialistico settimanale di alta qualità. I dati mostrano una media di due accessi al giorno e il territorio è coperto dalla presenza di due pediatri di famiglia a tempo indeterminato. A questo si affiancano servizi consultoriali molto frequentati, che offrono un supporto multidisciplinare anche ai più giovani.
Sul fronte della dialisi, l’attenzione resta massima: l’obiettivo è garantire una presa in carico efficace, anche tramite il potenziamento della dialisi peritoneale domiciliare e la teleassistenza. Ogni eventuale riorganizzazione sarà comunque valutata con criteri partecipativi e sulla base delle esigenze cliniche reali.
Anche la richiesta di una terapia intensiva polivalente si scontra con i limiti previsti dal DM 70/2015 per gli ospedali di base. Tuttavia, la presenza continuativa dell’anestesista-rianimatore e il sistema integrato di trasporto sanitario consentono di assicurare tempestività e sicurezza, grazie alla stretta collaborazione con i centri dotati di terapia intensiva.
Il presidio territoriale è altrettanto centrale. A Volterra operano infermieri di famiglia e di comunità che assicurano una presa in carico capillare. Sono attivi 18 posti letto per le cure intermedie, che servono anche le zone di Cecina e Livorno. La Casa della Salute — in transizione verso la piena funzionalità come Casa della Comunità — continuerà a essere potenziata. L’attività specialistica ambulatoriale si conferma un pilastro importante, con la presenza regolare di medici di medicina generale e specialisti come ginecologi, psicologi e odontoiatri. A partire da giugno sarà inoltre attivato un secondo ambulatorio diabetologico, per potenziare la cura di una patologia in forte diffusione.
Sul piano degli investimenti, la sanità dell’Alta Val di Cecina beneficerà di circa 30 milioni di euro tra fondi PNRR e risorse ex art. 20, destinati all’ammodernamento delle strutture e al rafforzamento dell’offerta sanitaria locale.
Last modified: Maggio 9, 2025