PISA – Venerdì 8 novembre alle 21:00, il Teatro Verdi di Pisa ospiterà un evento speciale che intreccia arte e scienza, un’occasione unica per esplorare le frontiere della ricerca scientifica in modo coinvolgente e suggestivo. “La mente: non è come sembra” è uno spettacolo che vede protagoniste tre ricercatrici dell’Università di Pisa, che, attraverso musica e suggestioni visive, porteranno il pubblico a riflettere sul funzionamento della mente umana.
Il tema centrale dell’evento è la percezione ingannevole della mente. L’antropologa culturale Caterina Di Pasquale discuterà degli inganni della memoria, esplorando come la nostra dimensione autobiografica influenzi la relazione con il passato, spesso caratterizzata da falsi ricordi e lapsus. Paola Binda, fisiologa, parlerà invece di come il cervello interpreti ciò che vediamo, sottolineando che la percezione non è mai una registrazione oggettiva della realtà, ma una costruzione complessa e soggettiva. La ricercatrice coinvolgerà il pubblico in una dimostrazione pratica per esplorare come la percezione possa essere alterata in tempo reale. L’etologa Veronica Maglieri si concentrerà sul gioco, uno dei comportamenti più ambigui in natura, e sull’importanza del sorriso e della risata come segnali che indicano il gioco, un fenomeno che riguarda anche altre specie, come i delfini.

Insieme alle ricercatrici, sul palco ci saranno anche l’attrice Isabella Ragonese, che rifletterà sul ruolo del teatro e della recitazione nella cura della mente collettiva, l’illustratrice e fumettista Alice Milani, che esplorerà il tema attraverso le arti visive, e la compositrice di musica elettronica Emanuela Ligarò (Gold Mass), che offrirà una performance musicale immersiva. La regia e il coordinamento artistico sono curati da Cristina Lazzari, con l’aiuto di Margherita Guerri, entrambe attrici e formatrici teatrali.
Questo spettacolo è il primo appuntamento del ciclo STARDust, un progetto ideato dall’Università di Pisa per raccontare la scienza di frontiera attraverso il punto di vista delle ricercatrici. Il progetto, che nasce con l’intento di ispirare più ragazze a intraprendere carriere scientifiche, combina il rigore del metodo scientifico con l’emotività e l’impatto dell’arte. L’obiettivo è di rendere la scienza più accessibile e coinvolgente, utilizzando il teatro come strumento di comunicazione per raccontare le straordinarie scoperte delle scienziate dell’Università di Pisa.
Le organizzatrici sottolineano che STARDust vuole far emergere non solo i risultati oggettivi della scienza, ma anche il percorso personale e soggettivo che porta a quei risultati, evidenziando come la ricerca scientifica sia un viaggio unico per ciascun ricercatore.
Last modified: Novembre 6, 2024