PISA – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dei consiglieri comunali Paolo Martinelli, Gianluca Gionfriddo ed Emilia Lacroce nell’ambito del dibattito che si è aperto dopo la bocciatura, da parte del centrodestra, della mozione popolare sull’assistenza specialistica.
“La destra pisana tenta di distaccarsi dalla responsabilità della vergognosa bocciatura della mozione popolare sull’assistenza specialistica, che esprimeva le preoccupazioni delle famiglie degli studenti e delle studentesse con disabilità, così come delle operatrici e degli operatori, riguardo ai tagli previsti. Sostengono di aver bocciato la mozione perché sarebbe stato improprio coinvolgere il Governo, insieme alla Regione, tra gli enti a cui chiedere maggiori risorse, poiché avrebbero già aumentato i fondi. Ma vediamo i fatti. Oggi stiamo pagando le conseguenze di una precisa scelta del Governo Meloni. Infatti, nel 2024, il Governo ha unificato quattro fondi preesistenti per la disabilità in un unico fondo, destinando 231,8 milioni di euro. Nel 2023, i fondi preesistenti ammontavano a un totale di 282 milioni di euro. È dunque un dato di fatto che il Governo abbia ridotto di circa 50 milioni di euro i fondi destinati alla disabilità nel 2024 rispetto all’anno precedente. Per questo riteniamo assolutamente giusto ribadire la richiesta di un aumento dei fondi, anche in considerazione dell’aumento della domanda di assistenza. La destra pisana dovrebbe unirsi a questa richiesta, facendo sentire la sua voce. Anzi, dovrebbe sostenere l’allarme lanciato da altri Comuni e dall’ANCI, che da mesi evidenziano le difficoltà degli enti locali nel far fronte alla mancanza di adeguata copertura a livello nazionale per i fabbisogni di assistenza. La realtà è che, tra queste famiglie e la difesa politica del Governo Meloni, hanno scelto di sostenere quest’ultimo. È davvero un brutto servizio alla città, alle famiglie e a tutte le operatrici e gli operatori che affiancano gli insegnanti di sostegno in un lavoro fondamentale.”, conclude il comunicato stampa.













