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Intervista a Raffaela Maria Sateriale: creatività, innovazione e sostenibilità nel tessile

Giornalista: Raffaela, la sua carriera nel mondo della maglieria è straordinaria. Potremmo dire che è nata da una rocca di filo?

Raffaela Maria Sateriale: In un certo senso sì! Fin da bambina ho vissuto tra laboratori di tessitura e maglieria. Mia madre lavorava sulle macchine Coppo, e questo mi ha permesso di sviluppare una forte affinità con i filati e le tecniche di lavorazione.

Giornalista: Quando ha capito che la maglieria sarebbe stata la sua strada?

Raffaela Maria Sateriale: Prima ancora di terminare gli studi superiori! La mia passione mi ha spinta ad approfondire sempre di più e, a 20 anni, ho aperto il mio primo laboratorio di confezione, sperimentando tecniche per la realizzazione di capi sia in maglia tagliata che calata.

Giornalista: Da semplice passione a un vero e proprio percorso imprenditoriale. Qual è stato il passaggio chiave?

Raffaela Maria Sateriale: La curiosità e la voglia di sperimentare. Non mi sono mai accontentata di seguire le tendenze, ho sempre cercato di crearle. Lavorando con grandi griffes nazionali e internazionali, ho acquisito esperienza e competenze che mi hanno portata a ricoprire incarichi dirigenziali all’estero, fino ad ottenere la Qualifica di Tecnico di Qualità Textile.

Giornalista: Cosa ha significato per lei lavorare in contesti così competitivi?

Raffaela Maria Sateriale: È stata una sfida continua, ma anche una grande opportunità. Ho affinato le mie competenze, imparando a coniugare qualità e originalità. Poi, al mio ritorno in Italia, ho potuto mettere a frutto tutto ciò che avevo appreso, non solo nelle linee produttive, ma anche nella gestione manageriale.

Giornalista: Oggi la sua attività si concentra sulla vendita di filati e tessuti, con un occhio attento alla sostenibilità. Come nasce questa scelta?

Raffaela Maria Sateriale: La moda deve essere sempre più sostenibile. Per questo ho deciso di puntare su filati di ogni tipo, recuperati e rigenerati, su tessuti vintage e su rimanenze di magazzino. Credo fortemente nell’economia circolare e nel riciclo creativo.

Giornalista: La sostenibilità è quindi il cuore del suo progetto?

Raffaela Maria Sateriale: Assolutamente sì. Mi impegno a ridurre l’impatto ambientale della produzione, scegliendo materiali eco-sostenibili e processi a basso impatto. Inoltre, cerco di sensibilizzare i consumatori verso un consumo più consapevole e responsabile.

Giornalista: Un approccio innovativo che coinvolge anche i clienti, trasformandoli in creatori. Ci racconta meglio?

Raffaela Maria Sateriale: Amo condividere la mia passione! Offro ai clienti la possibilità di realizzare i loro capi personalizzati, scegliendo il modello e i filati. Li seguo passo dopo passo nella creazione del loro manufatto, creando un legame diretto e trasformando ogni progetto in un’esperienza unica.

Giornalista: Dopo dieci anni di e-commerce, ha deciso di aprire un negozio fisico a Ponsacco. Che valore ha per lei questo spazio?

Raffaela Maria Sateriale: Più che un negozio, è un luogo di incontro. Qui i clienti diventano amici e allievi, partecipano a corsi e workshop. È uno spazio di condivisione e creatività, dove la passione per la maglieria e il design sostenibile prende vita.

Giornalista: Qual è la sua missione per il futuro?

Raffaela Maria Sateriale: Continuare a innovare, mantenendo sempre alta l’attenzione alla sostenibilità. Voglio dimostrare che la moda può essere bella e responsabile allo stesso tempo, e che ogni capo può raccontare una storia unica, fatta di creatività, passione e rispetto per l’ambiente.

Last modified: Febbraio 18, 2025
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