Written by 8:37 am Attualità, Pisa

Il buon sonno pilastro della salute

Oltre seicento esperti al XXXIV Congresso nazionale AIMS domenica 1 dicembre al Grand Hotel Continental

TIRRENIA – Oltre seicento esperti da tutta Italia si sono riuniti a Tirrenia per fare il punto su un tema molto sottovalutato a livello di opinione pubblica: i problemi del sonno.

La nostra pressione sanguigna è un noto determinante di salute, la monitoriamo regolarmente anche nelle nostre case, è diventato il parametro fisiologico che tutti conoscono. La cultura dell’ipertensione come determinante negativo per la nostra salute è un traguardo raggiunto e il controllo della pressione sanguigna sappiamo che aiuta a vivere meglio e più a lungo. Questo stesso ragionamento sul sonno e sui parametri che lo regolano è completamente sconosciuto, nessuno sa quanto dorme, la consapevolezza del sonno come parametro fisiologico determinante di salute è completamente assente. I dati presentati durante il nostro convegno ci dicono che un buon sonno ti fa vivere a lungo, previene le malattie neurodegenerative. Se ci spaventa il rischio di infarto legato all’ipertensione a maggior ragione ci deve spaventare il rischio di Alzheimer dovuto alle alterazioni del sonno e pensare che il sonno riguarda un terzo della nostra vita“. Con queste parole, Ugo Faraguna, medico ed esperto delle problematiche del sonno e uno dei presidenti del congresso ci accompagna nelle riflessioni e conclusioni di questo importante convegno.

Tre giornate di fitti incontri e relazioni dal 29 novembre a domenica 1° dicembre durante il XXXIV Congresso nazionale AIMS (Accademia Italiana di Medicina del Sonno), tenutosi nelle sale del Grand Hotel Continental a Tirrenia. L’Ateneo era rappresentato oltre che dal prof. Faraguna, dal prof. Angelo Gemignani e dalla professoressa Enrica Bonanni, in veste di Presidenti del Congresso, insieme al professore Francesco Fanfulla, Presidente dell’AIMS.

Il congresso è stato molto utile per un confronto tra le varie scuole e per aggiornare gli specialisti del settore che non hanno ancora una scuola di specializzazione, presente invece negli Stati Uniti. “Purtroppo, in Italia, siamo in pochi che ci interessiamo delle patologie del sonno dice ancora Faragunacon un gap culturale molto grave rispetto ad altre
patologie. Come ci controlliamo la pressione e la glicemia dovremmo controllare anche la
frammentazione del sonno e la presenza di apnee perché sono malattie che, assieme all’insonnia, interessano una persona su tre in Italia
“.

Problema per lo più ignorato che grazie a questi congressi e all’interesse che generano deve arrivare a diventare di pubblico dominio: “russare, oltre che essere fastidioso, può far male, a tutte le età e, se associato ad apnee, porta a ridurrel’ossigeno che arriva ai centri nervosi ed è un vero “contratto” con la demenza”.

Sabato la serata di gala durante la quale i convegnisti hanno potuto assistere ad un concerto che per la prima volta è stato eseguito in una forma inedita: 4 “Notturni” (un congresso sul sonno non poteva volere di meglio) a tre voci con accompagnamento di 2 clarinetti e clarinetto basso di Wofgang Amadeus Mozart mai eseguiti con la partitura originale che prevede clarinetti e coro. Il coro, quello della Filarmonica Pisana e i clarinetti, Gregorio Del Vecchio, Matilde Michielin, Valentina Carli, hanno eseguito i brani, ancora oggi poco conosciuti e che furono composti da Mozart tra il 1783 ed il 1788 e successivamente riuniti e denominati “Notturni”.

L’ambientazione nella chiesa di santa Caterina d’Alessandria in Pisa ha dato un particolare fascino all’evento a coronare il successo del congresso anche sul piano culturale. Ma, tornando alle conclusioni del congresso, ci sono delle novità sul piano diagnostico e terapeutico? «Si, nuove tecnologie in arrivo, ma, soprattutto, nuovi farmaci per la cura dell’insonnia che andranno a sostituire le benzodiazepine, in particolar modo la Melatonina medicale (2 mg a rilascio prolungato da prendere all’orario personalizzato per ogni soggetto) e al Daridorexant (nuovo farmaco con un meccanismo di azione nuovo, assai promettente per l’assenza di effetti collaterali significativi) che si preannuncino molto valide e senza i rischi di creare dipendenza tipici delle benzodiazepine». A chi rivolgersi per indagare il proprio sonno? “In Italia i centri accreditati dall’Accademia Italiana di Medicina del Sonno sono reperibili a questo link: https://sonnomed.it/centri-di-medicina-del-sonno-accreditati-aims/

Last modified: Dicembre 3, 2024
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