PISA- Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Enrico Bruni, Consigliere Comunale (PD) sull’annuncio dei più di 14mila licenziamenti Amazon e sull’impatto che automazione e intelligenza artificiale possono avere anche a Pisa, dove l’azienda è presente con il centro logistico di Montacchiello.
E’ stata presentata un’interpellanza in Consiglio comunale per chiedere al Comune di monitorare l’effetto dell’automazione sulla filiera della logistica pisana, con particolare riferimento all’impianto di Montacchiello, e tutelare la qualità del lavoro.
“Amazon ha annunciato oltre 14.000 licenziamenti a livello globale. Anche se al momento l’Italia non è coinvolta, è importante interrogarsi su quali effetti possa avere l’automazione sul lavoro nel nostro territorio, in particolare a Pisa, dove Amazon è presente con un centro logistico di rilievo. Oggi non risultano piani di esuberi in Italia, ma sarebbe un errore considerare la questione lontana da noi: automazione e intelligenza artificiale stanno già trasformando profondamente il settore della logistica, e dobbiamo affrontare il tema ora, non quando sarà troppo tardi. In Toscana la rete Amazon ruota attorno al centro di smistamento di Calenzano e alla delivery station di Montacchiello, alle porte di Pisa. Quest’ultima, operativa dal 2020, si estende su circa 10.000 metri quadrati e, a regime, impiega una trentina di addetti diretti e circa 70 autisti in appalto per le consegne dell’ultimo miglio. Il problema, nel caso di Amazon, riguarda un modello di gestione del lavoro ormai consolidato: l’introduzione di sistemi automatizzati non incide solo sui magazzinieri, ma su tutta la filiera dei driver e delle aziende in appalto, spesso la parte più fragile del sistema.
A Montacchiello lo vediamo ogni giorno: turni sempre più intensi, tempi ristretti, retribuzioni ferme. L’intelligenza artificiale, applicata alla logistica, ottimizza percorsi e tempi di consegna, ma spesso lo fa ignorando i limiti umani di chi quel lavoro lo svolge davvero. È una “razionalità algoritmica” che misura la produttività in minuti, non in dignità. Anche se oggi non ci sono licenziamenti diretti a Pisa, non possiamo ignorare il segnale. Il rischio è che la nuova rivoluzione digitale venga usata per ridurre il costo del lavoro, aumentare l’esternalizzazione e scaricare sulle persone le conseguenze della trasformazione tecnologica. Il Comune di Pisa, pur non potendo incidere sulle scelte globali di una multinazionale, ha comunque un dovere politico e morale di vigilanza. Deve farsi parte attiva, insieme a Regione, sindacati e rappresentanze d’impresa, per monitorare l’impatto occupazionale dell’automazione, garantire trasparenza nelle catene di appalto e assicurare che innovazione non significhi precarietà. Per questo motivo ho presentato in Consiglio comunale un’interpellanza sull’impatto dell’automazione e dell’intelligenza artificiale sui lavoratori Amazon di Montacchiello e sulla filiera logistica pisana.
L’innovazione è una grande opportunità, ma solo se resta al servizio delle persone. Quando invece diventa uno strumento per comprimere i diritti o sostituire i lavoratori con le macchine, non è più un progresso: è una questione politica e sociale che dobbiamo affrontare insieme.“, conclude il comunicato stampa.
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Last modified: Ottobre 29, 2025











