Written by 11:36 am Pisa, Politica

Cave e concessioni. Zambito (Pd): “Presentata interrogazione al Senato”

PISA – “Dopo le gravi affermazioni alla trasmissione “Report” dell’imprenditore carrarino titolare di una cava Alberto Franchi, è stata presentata un’interrogazione al Senato alla ministra del lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone”, afferma la senatrice dem Ylenia Zambito

L’atto porta la prima firma della senatrice Furlan e sottoscritta dai parlamentari toscani Zambito, Parrini e Franceschelli. Tra il 2000 e il 2021 si sono verificati in Toscana (dati Inail) 2.569 casi di infortuni sul lavoro, di cui 2.516 avvenuti durante lo svolgimento delle mansioni lavorative; nella regione Toscana, è proprio la provincia di Massa Carrara a detenere il triste primato, con 1.826 incidenti, anche in virtù della maggiore rilevanza dell’attività estrattiva per la zona. 

“Sebbene nell’ultimo decennio siano diminuiti gli infortuni – prosegue la senatrice dem –, la cava rimane un ambiente a rischio in mancanza di standard di sicurezza elevati per uno dei settori economici trainanti del territorio. Si rilevano forti criticità legate al rispetto degli standard di sicurezza e all’impatto ambientale, oltre all’annosa questione delle concessioni”. 

A seguito di ricorsi e cause civili, nel tentativo di normare la situazione, che hanno visto prevalere gli imprenditori che ritengono di “possedere” il 30% delle cave senza pagare alcuna concessione, arrecando un danno di 4 milioni di euro l’anno alle casse del comune, Comune e Regione sono rimaste con un pugno di mosche. 

Inoltre gli imprenditori che gestiscono il restante 70% hanno firmato una convenzione con il comune, a seguito della legge regionale del 2015 che prevede gare pubbliche ogni 25 anni a decorrere dal 2042, ma il giorno successivo alla firma, gli stessi imprenditori hanno avviato azioni legali per rivendicare il presunto diritto perpetuo menzionato in un editto del 1751.

Dopo diversi pareri richiesti da comune di Carrara e regione Toscana hanno si è espressa anche l’Università di Roma 3, che ha stabilito che i beni estimati appartengono al patrimonio indisponibile del comune, oltre alla Corte Costituzionale,  che ha rinviato al Parlamento la questione della natura privata o pubblica dei beni estimati, rispetto alla quale fu presentata una proposta di legge d’iniziativa del Consiglio Regionale della Toscana.

“Chiediamo se il Ministro sia conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative intenda adottare al fine di garantire la sicurezza sul lavoro per gli operatori delle cave, nonché il contenimento dell’inquinamento derivante dalle attività di escavazione e quali azioni intenda adottare al fine di garantire che i suddetti beni siano considerati a tutti gli effetti patrimonio indisponibile comunale, sottoposti a gara per concessioni temporanee”, conclude Zambito.

Last modified: Maggio 1, 2024
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