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Università di Pisa e Accademia Navale insieme per riflettere sui “Mediterranei globali” e le nuove sfide geopolitiche

PISA- Giovedì 13 novembre, nell’Aula Magna Nuova del Palazzo “La Sapienza”, si è svolta la quinta Giornata di studi organizzata dall’Università di Pisa in collaborazione con l’Accademia Navale di Livorno, dal titolo “Da Mediterraneo allargato a Mediterranei globali. Un paesaggio geopolitico in trasformazione”.

L’incontro si inserisce nel percorso di approfondimento sui temi della geopolitica e della sicurezza internazionale, con il contributo di docenti dell’Ateneo pisano, dell’Università “La Sapienza” di Roma e della Marina Militare italiana, in un dialogo interdisciplinare sulle dinamiche strategiche e politiche che oggi ridefiniscono gli equilibri globali legati al mare.

«La giornata di oggi – ha spiegato il professor Saulle Panizza, direttore del CIDIC – rappresenta una tappa di un percorso che da alcuni anni unisce l’Università di Pisa e l’Accademia Navale in un confronto su temi di interesse comune. Quest’anno il focus è sul Mediterraneo, o meglio sui Mediterranei, per esplorare come il mare possa essere una chiave di lettura privilegiata delle questioni geopolitiche contemporanee. L’iniziativa coinvolge gli allievi dell’Accademia e gli studenti dei nostri corsi, in particolare dei Dipartimenti di Scienze Politiche e di Giurisprudenza».

All’apertura dei lavori sono intervenuti il rettore dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi, e il comandante dell’Accademia Navale di Livorno, contrammiraglio Alberto Tarabotto.


«La collaborazione tra il nostro Ateneo e l’Accademia Navale – ha commentato il rettore Zucchi – è ormai una tradizione consolidata e di grande valore. Contribuire alla formazione dei futuri ufficiali della Marina Militare è per noi motivo di orgoglio, ma anche di arricchimento reciproco, grazie alle competenze che condividiamo. Oltre all’aspetto formativo, questa sinergia ha una valenza valoriale profonda: il mare è simbolo di conoscenza, di esplorazione e di incontro tra popoli, proprio come l’università. E i valori che ci uniscono – la ricerca della verità, il senso del dovere, l’impegno civile – rendono questa collaborazione feconda e duratura».

Il contrammiraglio Tarabotto ha sottolineato come la partnership con l’Ateneo pisano rappresenti «un modello di integrazione tra formazione accademica e militare».
«Anche quest’anno – ha detto – proseguiamo nel percorso di apertura a un numero crescente di studenti civili, accanto agli allievi in divisa. È un’esperienza di arricchimento reciproco che rafforza il legame con il territorio e offre nuove opportunità di crescita culturale e professionale».

La giornata ha visto gli interventi di esperti di geopolitica, diritto internazionale e strategie marittime, che hanno analizzato temi come le migrazioni e la mobilità nel Mediterraneo globale, la proiezione oceanica del potere navale, le sfide dell’Artico e l’impatto dell’intelligenza artificiale nel settore marittimo.

I lavori si sono conclusi con le considerazioni del prorettore vicario Giuseppe Iannaccone, che ha ribadito l’importanza di promuovere momenti di confronto scientifico e culturale su questioni strategiche di respiro internazionale.

Last modified: Novembre 13, 2025
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