PISA – Con l’avvio della stagione lirica 2025, inaugurata lo scorso 31 ottobre, il Teatro Verdi di Pisa si presenta alla città con un volto rinnovato.
Sono infatti in fase di completamento i lavori di restauro della facciata principale, realizzati dal Comune di Pisa in occasione del 160° anniversario dalla fondazione del teatro. L’intervento, dal valore complessivo di circa 300mila euro, ha riguardato il recupero degli intonaci e degli elementi decorativi, la riqualificazione degli infissi e la manutenzione del lucernario e del fronte su piazza San Paolo all’Orto.
Nei mesi scorsi, il Teatro è stato oggetto anche di ulteriori lavori di miglioramento interno: è stata completata la riqualificazione della platea, con la sostituzione di 354 poltroncine (investimento di 164mila euro), e lo spazio del Caffè Foyer è tornato pienamente fruibile, diventando un punto d’incontro aperto alla cittadinanza anche al di fuori della programmazione artistica.
«La nuova stagione lirica – spiega l’assessore alla cultura Filippo Bedini – si è aperta con Macbeth, un titolo di grande prestigio che segna l’inizio di un anno particolarmente importante per il nostro Teatro Verdi. Questo ritorno, nel segno di una delle tragedie più intense di Shakespeare, coincide simbolicamente con la rinascita estetica e funzionale del Teatro. Il restauro della facciata, la sostituzione delle poltroncine e la riapertura del Caffè Foyer sono il risultato di un percorso di investimenti che ha riguardato non solo la struttura, ma anche la crescita culturale e la capacità del Verdi di essere un luogo vivo, accogliente e aperto alla città».
Dal 2023, il Comune di Pisa ha destinato oltre 800mila euro al Teatro Verdi, oltre al contributo annuale di 1,6 milioni di euro, per sostenere la gestione e i lavori di miglioramento.
Solo nel 2025 sono stati previsti 300mila euro per il restauro delle facciate e della lanterna in legno, 164mila euro per le nuove poltroncine, oltre a ulteriori risorse per interventi di adeguamento antincendio e di sicurezza.
«Abbiamo voluto restituire ai pisani – aggiunge Bedini – un teatro più accogliente e funzionale, rispettoso del suo valore architettonico e ancora più vicino alla città. In questa direzione va anche il progetto di recupero dell’antica chiesa di San Marco in Calcesana, che sarà destinata a fini culturali, rafforzando ulteriormente il ruolo del Verdi come cuore pulsante della vita culturale pisana».
Il restauro
Il restauro della facciata principale si è reso necessario a causa del deterioramento degli intonaci e degli elementi decorativi. L’intervento ha previsto il rifacimento e il consolidamento delle superfici, il restauro conservativo degli infissi in legno e la manutenzione straordinaria del lucernario.
Le parti decorative danneggiate sono state riprodotte con calchi in silicone e copie in malta o vetroresina, restituendo omogeneità al prospetto originario. La tinteggiatura ha ripreso fedelmente le cromie del restauro curato dall’architetto Carmassi negli anni Ottanta.
Una storia lunga 160 anni
Fondato nel 1865 e inaugurato due anni dopo su progetto dell’architetto Andrea Scala, il Teatro Verdi vanta una sala da 900 posti e uno dei palcoscenici più grandi d’Italia. La facciata neoclassica, con il portico colonnato e il grande timpano, rappresenta uno dei simboli architettonici della città.
Dopo quasi quarant’anni dall’ultimo intervento, il nuovo restauro restituisce decoro, sicurezza e splendore a un edificio che continua a essere cuore e voce della cultura pisana.













