Written by 7:58 am Pisa, Politica

Trapani (PD): “Politiche sociali allo sbando: il Comune lascia indietro le persone più deboli”

PISA – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Matteo Trapani, capogruppo PD in Consiglio Comunale – Pisa – Terzo settore.

Bando del Comune per i servizi sociali: confusione, ritardi e mancanza di visione Il nuovo bando del Comune per l’erogazione dei servizi legati al terzo settore nasce con l’obiettivo dichiarato di replicare ciò che per anni è stato organizzato dalla Società della Salute: unità di strada, punti digitali per homeless, ambulatori medici, distribuzione di farmaci e pasti.
Ma, alla prova dei fatti, si tratta di un’operazione confusa, tardiva e piena di incongruenze. La prima criticità, clamorosa, riguarda la tempistica. Un bando di questo tipo avrebbe dovuto essere predisposto almeno sei mesi fa, con il tempo necessario per discuterne in commissione e in Consiglio Comunale, valutare quali enti potessero garantire la qualità dei servizi e dare risposte certe a operatori, utenti e cittadini. Pubblicarlo in pieno agosto, quando gran parte del terzo settore – basato sul volontariato – sospende le attività, significa ridurre al minimo la partecipazione e ignorare i bisogni di famiglie, enti e associazioni. Dopo mesi di richieste e interrogazioni da parte nostra e di tutta la minoranza consiliare, la scelta di pubblicare il bando adesso sembra più un escamotage per evitare critiche che una decisione pensata per i bisogni reali della città. Un altro punto debole riguarda i termini utilizzati. Nel bando si parla di coprogettazione, tavoli di rete e coprogrammazione: concetti che abbiamo più volte portato all’attenzione della maggioranza, anche grazie al lavoro puntuale della consigliera Scognamiglio. Ma scrivere belle parole non basta: servono competenze, strumenti e figure preparate. Ad oggi non è chiaro chi, da parte dell’Amministrazione Comunale, dovrebbe sedersi a questi tavoli. Si parla di una futura figura amministrativa a capo della direzione “Disabilità e Sociale”, con competenze legali-amministrative: ma è davvero questo il profilo giusto per un lavoro che richiede conoscenza profonda delle politiche sociali e delle reti territoriali? Altro punto critico: la partecipazione di soggetti privati non appartenenti al terzo settore nella coprogettazione. Questa previsione è incongruente, perché la coprogettazione è, per definizione, uno strumento riservato al terzo settore. Coinvolgere soggetti esterni snatura la logica della rete e danneggia il ruolo di chi, per missione e competenza, dovrebbe essere al centro di questi processi. Queste scelte dimostrano, ancora una volta, le gravi carenze di competenza e di visione della Giunta Conti sul terreno delle politiche sociali.
Si punta sulla forma, sulle parole da inserire nei documenti, ma si dimentica la sostanza: i bisogni delle persone fragili, che necessitano di continuità, qualità e risposte concrete. E resta una domanda inevitabile: perché abbandonare la Società della Salute, un modello che per decenni ha garantito servizi fondamentali e un sistema consolidato di risposte ai bisogni?
Sciogliere quel consorzio senza un’alternativa chiara e senza nemmeno uno studio preliminare significa mettere a rischio diritti e tutele, sacrificando proprio le persone più fragili della nostra comunità. Ancora una volta, questa Amministrazione si dimostra incapace di programmare, ascoltare e costruire politiche sociali all’altezza di Pisa. La nostra città merita molto di più.

Last modified: Agosto 26, 2025
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