PISA- Riceviamo e pubblichiamo la dichiarazione del Consigliere Comunale Enrico Bruni, in merito alla scelta del Rettore dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi, di sospendere gli accordi con le Università Reichman e Hebrew. Un intervento che vuole essere una risposta alle critiche ricevute dal Rettore, e un gesto di sostegno convinto a una scelta coraggiosa che ha un impatto forte sul dibattito cittadino.
“Desidero esprimere pubblicamente il mio pieno sostegno alla decisione del Rettore dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi, di sospendere gli accordi con le Università israeliane Reichman ed Hebrew. Si tratta di una scelta netta e significativa, che rappresenta un passaggio rilevante anche nel dibattito pubblico cittadino, maturata dopo mesi di mobilitazioni studentesche in solidarietà con il popolo palestinese. Comprendo che vi siano posizioni secondo cui la scienza e l’università dovrebbero mantenersi neutrali. Ma qui non siamo davanti a un generico conflitto geopolitico tra Stati. Parliamo di istituzioni accademiche, come la Reichman e la Hebrew University, che intrattengono legami strutturali con l’apparato militare israeliano e che non hanno mai assunto una posizione pubblica di distacco o condanna rispetto al genocidio in corso nella Striscia di Gaza. In questo contesto, la sospensione degli accordi non rappresenta un’interruzione del dialogo con il popolo israeliano né con la comunità scientifica internazionale: è invece un atto di rifiuto verso la normalizzazione accademica della guerra. Il sapere e la ricerca non possono essere strumenti di copertura per violazioni sistematiche dei diritti umani e del diritto internazionale. Il Rettore ha compiuto una scelta complessa ma doverosa, rispondendo a una richiesta crescente di coerenza. Di fronte a un contesto di occupazione, violenza e distruzione protratta, non è più tollerabile mantenere relazioni che contraddicono i principi fondanti dell’università pubblica e della convivenza democratica. Il gesto del Rettore Zucchi parla all’intera città, a partire dal sindaco e dal consiglio comunale, soprattutto dopo la recente bocciatura della mozione popolare “Pisa per la Palestina”. È un atto che merita rispetto e sostegno. Perché dalla conoscenza, dalla cultura e dalla libertà del pensiero può e deve nascere un messaggio chiaro contro ogni forma di ingiustizia“, conclude Bruni.
Last modified: Luglio 24, 2025