PISA – Sconcerto e indignazione: sono questi i sentimenti espressi dalla Casa della donna di Pisa in seguito a quanto denunciato dal Comitato di redazione (Cdr) de Il Tirreno in merito alle affermazioni sessiste pronunciate da un dirigente del Gruppo SAE, editore della testata, durante un incontro ufficiale con rappresentanti sindacali e istituzionali. L’esponente avrebbe paragonato la gravidanza di una giornalista alla “gestazione di un elefante”, un’espressione che ha suscitato reazioni di sgomento da parte della redazione.
Secondo l’associazione femminista pisana, quanto avvenuto “non può essere liquidato come una battuta infelice, ma rappresenta un grave episodio di sessismo, espressione di una cultura maschilista e patriarcale che continua a colpire le donne sul posto di lavoro e non solo”.
“Un linguaggio inaccettabile e offensivo – si legge nella nota – che colpisce non solo una lavoratrice, ma tutte le donne e il loro diritto a vivere la maternità senza subire attacchi, umiliazioni o pressioni. Non è un caso isolato, ma parte di un metodo di delegittimazione, intimidazione e offesa che va contrastato con decisione.”
La Casa della donna si unisce quindi alla denuncia del Cdr de Il Tirreno, che ha espresso all’unanimità disagio, turbamento e imbarazzo per l’accaduto. L’associazione ribadisce il proprio sostegno alla giornalista coinvolta e a tutte le professioniste e i professionisti che ogni giorno lavorano per un’informazione libera, equa e rispettosa.
“A tutte le giornaliste e i giornalisti de Il Tirreno – conclude la nota – e non solo, offriamo il nostro supporto e la massima disponibilità a intraprendere ogni azione ritenuta necessaria per affermare il rispetto e la dignità sul luogo di lavoro”.
L’episodio rilancia il tema della parità di genere nel mondo dell’informazione e dell’importanza di contrastare con fermezza ogni forma di discriminazione, verbale o sistemica, nei confronti delle donne.
FOTO TRATTA DA FACEBOOK.
Last modified: Maggio 30, 2025
