PISA – Una tematica che riguarda ognuno di noi, ovvero il termine della nostra esistenza, è stata al centro di un interessante incontro svoltosi al mattino di sabato 14 dicembre 2024 presso il Palazzo dei Dodici in Piazza dei Cavalieri a Pisa, dal titolo “Il Fine-Vita, Divisioni e Condivisioni” organizzato da Ateneo Tradizionale Mediterraneo,
di Giovanni Manenti
All’incontro hanno preso parte tra gli altri il Dr. Giuseppe Figlini, Presidente Ordine dei Medici di Pisa, il Prof. Roberti Di Mitri, Direttore Scientifico presso la Casa di Cura San Rossore ed Emanuele Neri, Preside della Facoltà di Medicina presso l’Università di Pisa, con successivi interventi da parte del Dr. Antonello Lo Calzo, Ricercatore presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Pisa, Dr.ssa Ilaria Vaglini, Docente Facoltà Filosofia e Pedagogia dell’Università di Pisa, Paolo Maremmani, Anestesista AOUP Pisa, Dr,ssa Antonia Faustini e Dr. Luca Di Vincenzo, entrambi dell’Università La Sapienza di Roma.
Quale fosse lo scopo dell’incontro lo chiarisce il Dr. Giuseppe Figlini che evidenzia: “Si tratta di un argomento mai come in questo momento particolarmente importante, in quanto trattasi di una tematica non solo medica, ma al tempo stesso etica, legale,e sopratutto per le problematiche che affliggono i pazienti di natura oncologica e non solo, per i quali il fine vita rappresenta una questione veramente fondamentale e giustamente lo slogan di questo convegno, ovvero “Divisione e Condivisione” rappresenta il fulcro delle linee di pensiero che portano ad optare per l’una o l’altra, sperando che possano emergere dei punti di riflessione che verranno discussi“.

“E’ chiaro che sul tema del fine vita“,conclude il Dr. Presidente dell’Ordine dei Medici Pisani, “pesano le decisioni governative che ognuno di noi è costretto a condividere ma che possono al tempo stesso dividere, ed è questo il motivo della valenza di questi dibattiti in quanto dovrebbero portare a conoscenza le problematiche che questi aspetti comportano per cercare di trovare una soluzione condivisa, con i medici che stanno dalla parte di un fine vita regolato sicuramente poiché da punto di vista etico noi siamo per la vita, pur non potendo esimerci dal prendere atto dei problemi che attualmente si pongono quale l’eutanasia, che da un punto di vista medico resterà come per la Legge 194 (sull’interruzione della gravidanza, ndr) che consente di non aderirvi, così che ad esempio, a titolo personale, posso essere anche convinto che vi siano casi in cui il paziente chiede l’eutanasia, ma, pur comprendendone le ragioni, non credo di poter essere capace di attuarla e non vorrei pertanto esserne costretto per Legge“.

Più nello specifico delle varie tematiche, il Prof. Roberto Di Mitri aggiunge: “Quello odierno non è altro che il primo di una lunga serie di Convegni sulla bioetica che affronteranno temi che sono oramai dibattuti in ogni dove e la caratteristica di oggi è quella di coinvolgere tutti gli spettatori, in quanto non si tratta soltanto di un tema scientifico, ma altresì filosofico poiché ne va del nostro futuro e della visione che abbiamo di una Società in continuo divenire e per questo motivo avremo modo di parlare dell’Intelligenza Artificiale applicata alla Medicina grazie alla presenza del Prof. Emanuele Neri – così come la partecipazione del Dr. Figlini è legata anche all’aver istituito per il prossimo anno presso l’Ordine dei Medici di Pisa una commissione che si occuperà di bioetica – con il contributo anche di alcuni filosofi, poiché tutte le intuizioni e le visioni della Società moderna si basano sui punti derivanti da tale Disciplina“.

“Abbiamo pertanto cercato“, prosegue il Professore, “di realizzare un incontro trasversale. al pari dei successivi in programma, dove però gli argomenti sono diversi ed il fine di vita è uno di questi, l’eutanasia, il suicido medicalmente assistito, la trapiantologia e l’uso dell’intelligenza artiuficiale, non soltanto applicata alla Medicina ma anche in altri settori della nostra vita quotidiana, rappresentano tutti temi che vanno dibattuti, altrimenti verremo completamente risucchiati da questa tecnologia senza poterla viceversa geswtire a nostro favore“.
“Quello del fine vita e delle cure palliative“, conclude il Professore, “è un aspetto che però è già tutelato dal punto di vista legislativo, esistendo strutture e percorsi affinché si possa concretizzare il diritto dell’uomo a poter morire con dignità, diversamente da altre problematiche in quanto non vi è una normativa giuridica sulla possibilità, che è comunque garantita dalla nostra Costituzione, che è quella del libero arbitrio, sul quale si apre un dibattito molto delicato tra la visione laica della bioetica e quella religiosa, ovvero sul fatto che la vita sia una cosa sacra e pertanto inviolabile oppure il singolo individuo può disporne, questioni che vanno affrontate per tempo affinché si eviti lo scontro od, al contrario, alla negazione del problema“.
Last modified: Dicembre 14, 2024