PISA – Nell’ambito delle iniziative in programma nella nostra città per celebrare il 25 novembre, ovvero la “Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne“, ha avuto luogo, presso l’Auditorium della Sesta Porta in via Battisti, un interessante Convegno sul tema “Violenza domestica: valutare e gestire il rischio“, promosso dal “Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Pisa“, in collaborazione con il “Centro Antiviolenza Casa della Donna“, “Donne in Movimento“, “Eunice“, Centro Antiviolenza Frida” e “Nuovo Maschile“.
di Giovanni Manenti
E’ stata questa, pertanto, l’occasione per incontrare l’Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Pisa, nonché Avv. Gabriella Porcaro, al fine di fare un’analisi di quelle che sono le normative vigenti su questo drammatico fronte, con la stessa a sottolineare: “Purtroppo la violenza di genere rappresenta un retaggio culturale, in quanto la stessa è condizionata dalla presenza di relazioni non paritarie che persistono e nelle quali – nonostante i tanti sforzi svolti anche a livello normativo e che hanno consentito di affermare l’autonomia della donna anche sotto il profilo economico e finanziario in varie Sedi, siano esse lavorative o politiche – la figura maschile continua ad esercitare la forza su di lei, credendo ancora che la donna sia un suo possesso”.

“Ciò non è ammissibile“, prosegue l’Assessore, “e le iniziative che si svolgono in questa giornata dedicata allo specifico tema tendono ad affermare la cultura del rispetto, della non violenza e delle relazioni paritarie, in quanto la violenza di genere è un termine che serve appunto ad evidenziare che non debbano esistere forme di discriminazione, o comunque di comportamenti dannosi perpetrati ai danni di persone in funzione del sesso, dell’ideologia o dell’orientamento sessuale, il che sta a significare che posdsono essere oggetto di violenza anche gli uomini, seppur i dati statistici certificano che sono maggiormente colpite le donne, ragion per cui è nostra precisa volontà cercare di contrastare questi stereotipi e queste forme di pregiudizio, ancorché indubbiamente scoraggiate dall’ultimo, gravissimo episodio che ha avuto protagonisti due giovani“.

“Sotto quest’ultimo profilo“, conclude l’Avv. Porcaro, “ritengo che non sia corretto affidarsi alle norme e pretendere delle riforme che interessino l’inasprimento delle misure penali e detentive, atteggiamento che considero sbagliato in quanto è necessario promuovere una nuova cultura che abbia come obiettivo lo sradicare la violenza dai modelli comportamentali che sono il frutto di una Società che non dovrebbe esistere più, ragion per cui la parola d’ordine da fare nostra è quella di educare, un compito che si devono assumere tutti, dagli operatori della Giustizia ai giovani, ai quali dovrà essere insegnato a gestire le emozioni ed avere uno stile relazionale corretto ed improntato al rispetto, poiché ritengo che solo così si possa arginare il fenomeno della violenza, non potendo pensare che siano solo le leggi a favorire un percorso di speranza“.
Presente anche il Commissario Capo della Questura di Pisa Sandra Orsini, che ha riferito: “Dal 2020 la Polizia di Stato ha promosso un’iniziativa su tutto il Territorio nazionale per sensibilizzare la popolazione sul tema della violenza di genere e che si estrinseca nella distribuzione di un opuscolo attraverso un apposito gazebo organizzato da tutte le Questure del Paese e mediante il quale viene illustrata l’attività svolta dalla Polizia di Stato nel corso dell’anno e quanto la stessa si impegna nel combattere in proprio questa violenza, un evento che ha trovato anche ieri larga accoglienza da parte dei cittadini, visto che in poco tempo le brochure a disposizione sono state distribuite, a conferma che, fermo restando l’impegno costante da parte delle Forze dell’Ordine, solo con l’aiuto delle singole persone si può riuscire a dare una risposta concreta a questo fenomeno“.
“Purtroppo“, conclude la Dr.ssa Orsini, “anche la nostra Provincia conosce varie problematiche sotto questo profilo, in ordine alle quali ci impegniamo a dare una risposta in tempi brevi a tutte le situazioni emergenti, a partire dai “reati spia” sino alle più gravi lesioni che una donna può ricevere nell’ambito della violenza domestica, aspetto per il quale l’ammonimento sta peraltro dando degli ottimi risultati, ragion per cui occorre che le donne abbiano fiducia nelle istituzioni e si decidano a denunciare, iniziativa che può essere assunta anche da chi sta loro accanto per segnalare una situazione di pericolo, ricordando altresì che la denuncia può avvenire anche da parte di una minorenne nonché in forma anonima“.
Last modified: Novembre 25, 2023