Italia (domenica 19 Maggio 2024) — Una tazza di tè per iniziare a riflettere.
Nel silenzio della mia stanza spesso si diffonde l’aroma del tè che preannuncia un frangente di incanto e meraviglia: il momento della meditazione.
di Leonardo Miraglia
Non a caso, in Giappone dove la cultura buddista e taoista, che prevedono momentimeditativi nella loro funzione giornaliera, sono molto diffuse, si consuma molto tè e la pratica della sua preparazione segue un procedimento strettamente ritualizzato. I movimenti precisi del cha no yu, la cerimonia del tè, la temperatura dell’acqua, il posto specifico che fa da cornice al momento dell’assunzione del tè sono tutti particolari che rendono questa pratica unica al mondo e estremamente caratteristica.
Appena il rito inizia si crea una sorta di bolla che non può essere penetrata dal mondo esterno: i rumori, le ansie, i dubbi che ci circondano costantemente restano fuori e all’interno di questa cupola protettiva la vita cambia ritmo, rallenta e chi vi è dentro può lasciarsi andare ad un momento di riflessione interiore anche quando a bere qualche tazza di tè non si è soli, anche quando la condivisione entra in gioco e lo scambio di opinioni si associa alle riflessioni personali. All’interno della bolla si può essere se stessi fino in fondo pur mantenendo uno stile e rispettando chi abbiamo di fronte.
Le procedure da seguire nella preparazione e nell’assunzione del tè sono fondamentali per far sì che la bolla si mantenga intatta e che possa svolgere le sue funzioni di scudo protettivo verso il mondo esterno.
Ma la sua essenza non aleggia solo sopra alla pratica giapponese di preparare il tè perché dovunque lo si appresti, qualsiasi cultura lo utilizzi, il te richiede una prassi, uno standard, anzi un rito che prevede un cerimoniale da attuare in modo corretto e se questo avviene allora il tè sarà migliore, il suo sapore sarà ottimo e l’aura che ci circonderà ci permetterà di galleggiare in un mare di tranquillità e di raggiungere un momento di pace interiore che ci darà la possibilità di riflettere e meditare sui problemi della nostra vita ma in un modo diverso, perché dentro alla bolla la nostra esistenza si sdoppia e noi potremo guardarci dall’esterno e capire in modo distaccato cosa ci affligge.
Tutti nella bolla ha un significato che riporta alla mente la serenità: dallo scorrere fluido del tè dalla teiera alla tazza, ai movimenti lenti e tranquilli di chi ha il privilegio di preparare e servire il tè fino al momento dell’assaggio, che fa scoprire panorami inaspettati e fa muovere la nostra essenza in contesti di pace.
La cosa più bella, tuttavia, che può succedere nel momento di serenità che ci procura il tè è la condivisione che avviene quando a bere il tè siamo in compagnia, la trasmissione dei propri pensieri ed emozioni ad altri, l’attenzione alle parole dei nostri ospiti, il silenzio durante l’assaggio sono tutte parti essenziali nella pratica del tè e tutto ciò ci aiuterà a meditare meglio, a riflettere meglio e a stabilire contatti più forti nei confronti di chi come noi sarà nella bolla.
Last modified: Maggio 19, 2024