Written by 11:17 am Attualità, Pisa

Studio su RSV: impatto sociale e prevenzione delle infezioni respiratorie nei bambini in Europa

PISA- Uno studio pubblicato su The Lancet Respiratory Medicine ha esaminato l’impatto sociale delle infezioni da virus respiratorio sinciziale (RSV) su famiglie e servizi sanitari in 5 paesi europei (Italia, Belgio, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito), coinvolgendo oltre 3.400 bambini. L’RSV è una delle principali cause di bronchiolite e polmonite nei bambini sotto i 5 anni, con il 32,9% delle infezioni respiratorie acute nei bambini in età prescolare legate a questo virus. La durata media della malattia è di 12 giorni, e oltre il 45% dei genitori ha dovuto assentarsi dal lavoro, mentre il 70% dei bambini ha perso giorni di scuola o asilo.

In Italia, il tasso di positività all’RSV nei bambini è stato del 42,6%, il più alto tra i paesi coinvolti. I bambini italiani RSV-positivi hanno ricevuto in media 3 visite in assistenza primaria e il 76,8% ha assunto farmaci, in particolare broncodilatatori e antibiotici. Il 45,7% dei genitori italiani ha dovuto prendersi un periodo di assenza dal lavoro, con una media di 4,1 giorni persi.

La professoressa Caterina Rizzo dell’Università di Pisa, coinvolta nella ricerca, sottolinea l’importanza di migliorare la prevenzione, specialmente durante il periodo invernale. In Europa sono stati approvati nuovi strumenti preventivi contro l’RSV, tra cui un anticorpo monoclonale per i neonati e un vaccino per le donne in gravidanza, misure che potrebbero alleviare il carico su famiglie e sistemi sanitari.

La ricerca è stata finanziata da Sanofi e AstraZeneca, con il supporto del National Institute for Public Health and the Environment dei Paesi Bassi.

Link all’articolo scientifico: The Lancet Respiratory Medicine

Last modified: Gennaio 28, 2025
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